A Roma, ancora semaforo giallo-rosso per gli azzurri. Una vittoria per far scattare il verde

Ultime battute della stagione ed il campionato non da tregua. Nemmeno il tempo per gioire della bella vittoria di Lecce e trastullarsi guardando la classifica che sorride agli azzurri, che un nuovo ostacolo giallorosso si para davanti a Mazzarri ed i suoi.
Il Napoli sarà di scena all’Olimpico in una delicatissima edizione del “Derby de Sud” che ha tutte le fattezze di una sfida ad eliminazione diretta: chi perde questa sfida chiuderebbe anzitempo il suo campionato, o quasi.

La Roma, infatti, dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina, non ha altro obiettivo che la vittoria per rimanere agganciato almeno al treno Europa League. Il Napoli, da parte sua, cercherà il lasciapassare Champions all’Olimpico laddove, poche settimane or sono, dopo la Caporetto contro la Lazio, ogni speranza sembrava essere svanita.  

Per il Napoli è d’obbligo la vittoria, attendendo poi buone notizie da Udine dove, nel posticipo domenicale, si affronteranno in un altro delicatissimo scontro diretto Udinese e Lazio. Troppo ghiotta l’occasione, sia eliminare la Roma da ogni discorso “europeo”, sia per agguantare quel terzo posto sfiorato, perso,  riavvicinato ma mai raggiunto. Per fare questo, a Roma ci vorrà il Napoli visto a Lecce, un Napoli accorto, guardingo, concentrato e conscio delle proprie potenzialità.

Le indiscrezioni della vigilia vedono gli azzurri ancora privi di Lavezzi che, probabilmente, partirà dalla panchina. Il nuovo modulo attuato contro il Novara e il Lecce, con un centrocampo rimpolpato dalla presenza simultanea di Inler, Gargano e Dzemaili ed Hamsik restituito alla sua originaria, e più prolifica posizione di trequartista, ha dato buonissimi frutti: due vittorie, quattro gol fatti e nessuno subito, un dato quest’ultimo che ha una rilevanza ancora maggiore delle vittorie stesse.

E’ giusto, quindi, che in vista di questo finale di campionato il mister faccia delle scelte in base al rendimento che ogni singolo calciatore può offrire e non in base al nome ed alla sua risonanza. Se Lavezzi non è al meglio può stare fuori; le alternative non mancherebbero: oltre alla soluzione già messa in atto a Lecce, Mazzarri può contare sul recupero di Pandev, ritornato dal doppio turno di squalifica, per non parlare di Vargas che, nello spezzone di Lecce, ha mostrato impegno e buona volontà.

Mancherà Campagnaro, che probabilmente ha chiuso anzitempo il suo campionato a Lecce, e che rivedremo, forse, nella finale di Tim Cup. Al suo posto Fernandez che, ad essere onesti, nel ruolo di centro-destra della difesa a tre è apparso, a Lecce come in altre circostanze, in difficoltà anche al cospetto di avversari non proprio insormontabili. Passare alla difesa a 4 sarebbe un’ opzione per cercare di mettere l’argentino a suo agio, ma si sa che Mazzarri da quell’orecchio non ci sente, ma sinceramente sarebbe chiedere troppo a Mazzarri a cui costa già tanto rinunciare a Lavezzi.

Se il Napoli ha tanti buoni motivi per sorridere, la Roma ne ha molti di meno, forse nessuno. La squadra è in crisi di risultati e la discontinuità di cui questa squadra soffre sembra essere cronica. A mettere benzina sul fuoco ci si mettono le numerose assenze a cui Luis Enrique dovrà far fronte. Mancheranno, tra squalifiche ed infortuni, Stekelembourg, Juan, Lamela, Osvaldo, De Rossi, Cassetti, Burdisso e Lobont e pertanto la squadra si affiderà, una volta di più, all’estro ed alla classe del suo capitano, Francesco Totti che contro la Fiorentina è stato l’unico a salvarsi dalla disfatta.

Il Napoli, pertanto, farà bene a non lasciarsi deconcentrare dallo stato di emergenza dei giallorossi; nonostante le assenze, l’attacco composto dallo stesso Totti, da Borini e Bojan è di tutto rispetto, ma farebbe bene a mettere paura alla difesa giallorossa che, come quella del Napoli, ha palesato molti limiti in questa stagione. Il Napoli lo sa, Mazzarri lo sa e lo soprattutto Edinson Cavani, fresco di 100 reti realizzate in Italia, che non vede l’ora di ripetere la prestazione dello scorso anno quando, una sua doppietta spalancò al Napoli le porte della Champions League. Un interessante parallelo tra i due campionati che, si spera, possa trovare un punto d’incontro, che si chiamerebbe vittoria. Ci crediamo tutti. Forza Napoli

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