A Lecce per un solo risultato, la vittoria

Nemmeno il tempo di gioire, ma nemmeno poi tanto, per la vittoria col Novara ed i favorevoli, agli azzurri,  risultati delle altre pretendenti al posto in Champions League, che si riscende in campo per il recupero della 33a giornata, rinviata in virtù dei tragici avvenimenti di Pescara.

Se il coefficiente di difficoltà della partita col Novara era probabilmente al minimo, a Lecce l’asticella si alzerà in maniera vertiginosa; se i piemontesi erano scesi a Napoli con quasi tutti e due i piedi in serie cadetta, il Lecce vede, ogni partita che passa, rafforzare le sue speranze di permanenza in Serie A, speranze che vengono alimentate anche dal periodo disastroso che affrontano squadre come Genoa, Fiorentina e Cagliari, risucchiate nel vortice della zona calda.

Sarà una battaglia, al Via del Mare, contro una squadra caricata a mille rispecchiando fedelmente quelle che sono le caratteristiche di mister Cosmi, uno che non bada al sottile e che chiede ai suoi ragazzi di gettare il cuore oltre l’ostacolo partita dopo partita, conscio di evidenti limiti tecnici di cui è affetta la squadra che, comunque, può avvalersi del talento di Cuadrado e Muriel e dei gol del sempreverde Di Michele. Proprio Muriel e Cuadrado che molti addetti ai lavori vedono in maglia azzurra per la prossima stagione; per il futuro c’è tempo per discutere, c’è il presente a cui pensare e per il momento l’unico settore su cui poter annotare i nomi di Muriel e Cuadrado è quello dei “pericoli pubblici”.

L’attacco va,  pertanto, considerato il punto forte dei salentini, e sarà compito della difesa azzurra disinnescare il trio d’attacco leccese, dimenticando quanto prima la serata abbastanza tranquilla contro il Novara; non era quella infatti la partita giusta per capire se Cannavaro e compagni siano usciti finalmente dall’oblio che la attanagliava da mesi a questa parte, oppure sia effettivamente in ripresa. Questa partita sarà, dunque, un test abbastanza veritiero a riguardo.

Probabilmente, almeno secondo indiscrezioni della vigilia,  mancherà ancora Lavezzi, ancora alle prese con le noie muscolari che lo hanno costretto al forfait già sabato sera, e mancherà di nuovo Pandev che sconterà la seconda ed ultima giornata di squalifica. Sarà forse di nuovo Dzemaili a ricoprire il ruolo di trequartista, tesi suffragata dalla buona prestazione offerta dallo svizzero contro il Novara. Vargas sarà quindi costretto all’ennesima panchina ed a questo punto non si può non pensare che queste esclusioni siano sinonimo di bocciatura definitiva, almeno da parte di Mazzarri.

Parola d’ordine: vincere, quindi. Qualcosa di differente significherebbe l’addio forse definitivo ad ambizioni Champions e incentrare tutte le risorse e le energie rimaste in vista della finale di Tim Cup, unico e vero target per dare un degno finale ad una stagione sicuramente positiva ma, vista la mediocrità che imperversa in Serie A, da cui era lecito attendersi qualcosa in più in relazione alle squadre concorrenti ed al potenziale della squadra, tenuti in debita considerazione pregi e difetti.

Non rimane che attendere, sia il risultato degli azzurri sia quello della Lazio, impegnata in un delicato testa coda contro il Novara che, se quello visto al San Paolo, non lascia molte speranze per un risultato favorevole al Napoli. Ma, ribadendo il concetto, la mediocrità della Serie A autorizza anche a sperare in un exploit del Novara che sarebbe manna dal cielo.
Naturalmente, vittoria a Lecce permettendo, unica ipotesi per non buttare al vento l’ennesima occasione.

 

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