Contro il Novara, per riprendere la marcia verso il terzo posto

Si torna a parlare di calcio giocato, finalmente, dopo le note vicende accadute lo scorso week-end che hanno portato alla sospensione ed al conseguente rinvio della giornata calcistica, consentendo soprattutto agli azzurri di rifiatare e riprendere la giusta concentrazione, venuta a mancare dopo l’uscita dalla Champions League, in vista del rush finale che ancora non li vede tagliati fuori per la corsa al terzo posto.

Di scena al San Paolo il Novara di Attilio Tesser, una ghiotta occasione per portare a casa tre punti aspettando un ennesimo passo falso della Lazio. Sarebbero tre punti fondamentali non solo per la classifica ma soprattutto per il morale di una squadra che, per la prima volta da quando tornata in Serie A, si trova in un momento di grande difficoltà.

Niente di meglio dunque che affrontare una squadra, il Novara, che giocherà le ultime sei partite attendendo l’inesorabile responso della matematica per definire l’immediata discesa nel campionato cadetto, ma è logico pensare che i piemontesi scenderanno a Napoli lasciando a casa le vesti della vittima sacrificale, in nome di un finale di campionato almeno dignitoso.

Una partita che sembrerebbe alla portata del Napoli sebbene ancora convalescente dalle ultime prestazioni. Ancora difficile da smaltire la batosta interna con l’Atalanta e a rendere più difficile il compito degli azzurri ci si mette il solito carico di assenze, leit motiv e fattore determinante, in senso negativo, di questa stagione. Non saranno della partita infatti Pandev, squlificato e Lavezzi, alle prese con una noia muscolare che gl’impedirà di scendere in campo.

Assenze che purtroppo non consentiranno a Vargas di far parte dell’undici titolare, ritenuto da Mazzarri ancora troppo acerbo per scendere in campo dal primo minuto. Ma sarà poi vero? Se il cileno non riesce a trovare spazio nemmeno a fronte dell’assenza di due colleghi di reparto e, soprattutto, vede soffiarsi il posto da Zuniga, probabile sostituto di Lavezzi, che, con tutto il rispetto, ma è un terzino destro, allora è chiaro che non si può trattare  solo di un discorso di natura caratteriale, nonostante sia quello che Mazzarri vuole trasmettere, o quantomeno vorrebbe.

Sarà dunque Zuniga, con buone probabilità, a fare la parte del terzo “tenore” al fianco di Hamsik, fresco di rinnovo contrattuale e  dietro il Matador Cavani che cerca la via della rete che gli manca dal pari interno col Catania, partita che diede il là al periodo di crisi profonda del Napoli. Per il resto, solita formazione dove però vale la pena annotare l’ennesimo e, speriamo, definitivo rientro di Maggio che dovrebbe garantire quella ampiezza in fase d’attacco, totalmente mancata durante la sua assenza.
In difesa confermato il trio di difesa composto da Campagnaro, Cannavaro ed Aronica che dovranno cercare di uscire dal tunnel che li vede, da un bel pò di tempo, ingranaggi guasti di un meccanismo che sembrava oliato a dovere fino a qualche mese fa.

Di fronte, anche il Novara dovrà far fronte ad importanti assenze. Mancherà Ujkani che ha concluso anzitempo la sua stagione, vittima di una frattura alla mano, così come mancherà all’appello Rigoni, il faro della squadra ed l’uomo con più esperienza a certi livelli a disposizione di Tesser. Oltre a loro, fuori Jeda, Radovanovic (autore del gol novarese nell’1:1 del Piola, all’andata), Ludi e Marianini oltre allo squalificato Garcia. Squadra in emergenza, dunque, ma che giocherà avendo poco o nulla da perdere e non sarà un aspetto da sottovalutare. Sarà della partita invece l’ex Giuseppe Mascara che, sebbene abbia giocato poco in maglia azzurra, ha comunque lasciato un buon ricordo tra tifosi e compagni di squadra. L’altro ex, Rinaudo, siederà invece in panchina.

Si torna in campo, quindi, e si confida in un Napoli voglioso di rivincita e di riconquistare quel terzo posto di cui la scorsa stagione è stato padrone. Potenzialmente le possibilità ci sono tutte, ma per fare bene occorre forza di volontà, concentrazione e  voglia di lottare, qualità per le quali il Napoli era conosciuto in tutta Europa e grazie alle quali si è potuto tagliare traguardi altrimenti irraggiungibili. Bisogna ritrovare la strada giusta e la partita contro il Novara potrebbe indicare il percorso da seguire, a patto che lo si voglia davvero, naturalmente. In bocca al lupo.

 

 

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