A Quarto si lotta contro l’apertura della discarica, a rischio anche l’abitazione di Mazzarri

A quanto pare anche gli “intoccabili” componenti della squadra azzurra cominciano a fare i conti con quelli che sono i problemi, ahinoi, divenuti quotidiani, della nostra regione. Una delle ultime tendenze è quella della protesta postuma a presunte decisioni circa la costruzione di una discarica. A farne le spese, questa volta, è la cittadina di Quarto, situata a nord-ovest di Napoli, nell’entroterra flegreo. I manifestanti hanno blocato le principali arterie del traffico cittadino,  impedendo la circolazione in quattro punti, via Montagna Spaccata, dove è stato posizionato anche un autobus al centro della carreggiata, via Masucci, via Campana e via Marmolito. Messi in ginocchio, quindi, i collegamenti con Napoli e gli altri comuni della zona. Utilizzati anche veicoli ed autobus, posti al centro delle carreggiate, prontamente rimossi dagli agenti di polizia intervenuti sul posto. A farne le spese lo stesso tecnico Mazzarri, che abita proprio nei pressi della presunta ed eventuale discarica, intento a raggiungere Castelvolturno, per svolgere l’allenamento quotidiano. Inutile dire che i manifestanti hanno dimenticato per qualche minuo i motivi della protesta, per chiedere al tecnico livornese autografi e fotografie di rito, concedendogli poi il passaggio, viste le “priorità” a cui bisognava far fronte. A Radio Crc è intervenuto il Sindaco di Quarto Massimo Carandente Giarrusso che ha voluto sottolineare come la presenza del tecnico azzurro sembra aver dto più risalto al problema della discarica, che precedentemente era stata snobbata dai media: “Mazzarri ieri ha interrotto la protesta di Quarto per qualche minuto perché doveva andare ad allenare il Napoli. Il popolo di Quarto combatte contro la discarica anche per Mazzarri dato che l’abitazione del tecnico azzurro è equidistante dalla vecchia discarica e dalla potenziale discarica. La cittadina, per intero, compreso le istituzioni si oppone alla costruzione della discarica. Dispiace per Mazzarri ma questo ci ha fatto gioco perché quando 20mila persone chiudono il Paese nessuno ci contatta. Poi, quando Mazzarri non va ad allenare il Napoli il problema assume maggiore risonanza. Mazzarri abita a 200 metri dalla vecchia discarica dei Pisani e a 200 metri da quella che vogliono aprire. Ci auguriamo che Mazzarri resti ad allenare il Napoli in modo che il problema della discarica si evidenzi in maniera maggiore. Sono un tifosissimo del Napoli ed anche mio figlio, piccolo, quando il Napoli perde finge che la partita non si sia disputata”. A quanto pare la lotta è appena cominciata, chissà se il mister dei partenopei non venga preso come “testimonial” per dire no all’ennesimo tentativo di costruire un ulteriore sito di stoccaggio adibito a dare respiro alla situazione ancora precaria dei rifiuti a Napoli e provincia, senza dimenticare che il respiro lo toglierebbe a centinania di persone abitanti nella zona in cui è stata progettata la costruzione. Ad ognuno le proprie ragioni, senza mai dimenticare che queste scelte devono essere prese coerentemente, senza deturpare e denigrare la vita delle persone.

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