A Roma per l’aggancio. Derby del Sud tra stanchezza ed assenze

Mazzarri, mai come in questa occasione, costretto a rivoluzionare l’intero assetto della squadra. Mai come oggi il tecnico livornese si era trovato con le spalle al muro, davanti ad una situazione che vede il Napoli in piena emergenza dovute a defezioni sia di carattere fisico che disciplinare:
Napoli che scenderà in campo in una versione totalmente nuova nella sfida forse più delicata ed importante della stagione, contro la Lazio di Reja, ina sorta di spareggio che probabilmente varrà oltre ai canonici tre punti, anche alla fortissima candidatura per il terzo posto in classifica.

Le indicazioni della vigilia ipotizzano un Napoli che scenderà in campo in un inedito 4-3-2-1. Per la prima volta Mazzarri si affiderà ad una difesa a quattro, esperimento più volte agognato in precedenza ma mai preso in considerazione dal tecnico, ma non oggi, a causa della contemporanea assenza di Maggio e Zuniga sulle corsie esterne e lo stato di forma non ottimale di Dossena, tuttora in dubbio.
Pertanto potrebbero essere Aronica a sinistra e Campagnaro a destra le soluzioni alternative, con la coppia centrale composta da Cannavaro e Britos, per cercare di turare le falle difensive troppe volte palesate in queste ultime gare.

A centrocampo mancherà Gargano e questo comportarà l’arretramento in mediana di Hamsik, a supporto della cerniera di centrocampo formata da Inler e Dzemaili. Altra gara di sacrificio a cui sarà chiamato lo slovacco, che si spera possa rendere al meglio, o quanto meno di più rispetto alle ultime uscite in un ruolo, ricordiamolo, non suo e che non ne valorizza le sue caratteristiche.

In attacco, spazio a Pandev, sicuramente l’uomo più in forma attualmente e misteriosamente tenuto ai margini da Mazzarri. Si confida nella voglia di riscatto del macedone, contro la sua ex-squadra che per prima ne ha valorizzato il talento ma che poi lo ha relegato fuori rosa, per le note vicende contrattuali sorte con Lotito.
Ci si aspetta tanto da Pandev come da Cavani e Lavezzi, ma in generale da tutta la squadra, per cancellare il disastro dello Juventus Stadium e riprendere la marcia di avvicinamento al terzo posto che, nonostante lo stato di forma non brillante, è ancora alla portata.

Si perchè se il Napoli non sta benissimo, nemmeno la Lazio ha troppi motivi per sorridere. Anche la squadra di Reja è protagonista di un periodo di poca brillantezza e così come gli azzurri, è lacerata da numerose assenze e molto importanti.
Mancherà la punta di diamante Klose, che molto probabilmente ha chiuso anzitempo la sua stagione o quasi, così come mancherà Andre Dias, pilastro del sistema difensivo biancoceleste, insieme a Stankevicius e Radu. A centrocampo non ci sarà sicuramente Lulic, mentre sono ancora in dubbio Brocchi e Matuzalem, ma è ovvio che sono nodi che Reja scioglierà solo a ridosso del fischio d’inizio.

Sarà un derby del Sud, quindi,  condizionato dalle numerose assenze e dalla paura di perdere. Entrambe le squadre sanno che una sconfitta può compromettere l’intero finale di stagione. E’ chiaro che il Napoli ha molto più da perdere a causa del distacco di tre punti dalle aquile capitoline. Per gli azzurri perdere vorrebbe dire portarsi a sei punti dalla Lazio senza tener conto delle concorrenti Roma ed Udinese, impegnate contro Lecce e Parma.
Ma gli azzurri non dovranno fare calcoli, ma solo di fare la propria partita senza pensare ad altro. Le assenze non dovranno rappresentare un alibi, ma anzi uno sprone per chi scenderà in campo. E’ una gara dove, prima del fattore puramente tecnico, conterà moltissimo il carattere, la personalità e il vigore atletico; chi ne avrà di più probabilmente porterà a casa la partita.

La speranza è che gli azzurri escano vincitori dall’Olimpico per regalarsi e regalare ai propri tifosi una serena Pasqua anche dal punto di vista sportivo. Napoli ed il Napoli ne hanno bisogno. Auguri a tutti.

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