Juventus v Napoli 3:0, le pagelle

Serie A Tim 2011-2012
30a Giornata
Juventus Stadium, Torino
JUVENTUS v NAPOLI 3:0

Le pagelle 

DE SANCTIS 6: Salva il salvabile, cioè almeno altre tre conclusioni pericolose oltre i tre gol subiti sui cui non può fare troppo. Sfortunato sulla deviazione di Cannavaro sulla prima marcatura, incolpevole sulle conclusioni potenti e precise di Vidal e Quagliarella. Unico salvabile della serataccia.

CAMPAGNARO 4,5 – Basterebbe andare a guardare un qualsiasi giudizio di due mesi fa per ottenere anche quello di stasera. Dalle sue parti si arranca e sulla marcatura ad uomo, come sovente accade, non è implacabile. Nella ripresa Vidal lo ubriaca di finte prima di scaraventare il siluro del raddoppio juventino. Un caso ormai patologico. 

CANNAVARO 4,5 – Le incertezze della settimana scorsa diventano, purtroppo,  certezze. Laddove riesce, con le buone e con le cattive, a tenere Borriello, naufraga poi nella ripresa aprendo le danze dello show juventino, deviando sfortunatamente un tirop comunque non irresistibile di Bonucci. Poi, va alla deriva, colpito dalle continue ripartenze bianconere e mandato definitivamente K.O dalla freschezza di Del Piero e Quagliarella che gli confezionano il terzo gol sotto il naso. 

ARONICA 5 – Forse un gardino più su rispetto ai suoi colleghi di reparto, ma niente per cui abbracciare il cielo con le mani. Soprattutto nel primo tempo, arrivano proprio da sinistra i pericoli peggiori per gli azzurri, quando i continui spioventi che arrivano dal versante destro juventino mettono in imbarazzo la retroguardia. Nella ripresa, il terzo gol arriva dalle sue parti, in una difesa che ormai era in balia dell’avversario.

MAGGIO 5 – Secondo stop e terza partita di fila in cui il vicentino non riesce a reggere per più di mezz’ora. Nulla da segnalare sul suo conto, infortunio a parte, ma è chiaro che il suo infortunio ha del preoccupante ed è giusto che, a questo punto, il tornante riposi per tornare solo quando il problema sarà definitivamente risolto.

INLER 5 – Nel primo tempo sembra tenere, anche se non in maniera lucidissima, il centrocampo azzurro. Col passare del tempo, però, Marchisio e Vidal lo schiacciano fino al limite della propria area da cui lo svizzero non riesce più ad uscire. Praticamente assente in fase di impostazione, anche perchè poco coperto da Gargano, viene sostituito a metà ripresa.  

GARGANO 5 – Se il Napoli non riesce ad arginare lo strapotere fisico di Vidal, molto va imputato allo stato di forma decisamente involuto dell’uruguaiano. Poco ordinato, poco lucido, poco preciso, poco dinamico, poco tutto. Quando poi è chiamato a tenere, praticamente da solo, il centrocampo azzurro con il presunto supporto di Hamsik, è la fine delle trasmissioni.

ZUNIGA 4 – Sta diventando una barzelletta la sua situazione: parte titolare a sinistra, dopo mezz’ora dirottato a destra per l’infortunio di Maggio ed infine finisce come terzino. Non incide in nessuna delle tre versioni, anzi subisce l’azione di De Ceglie che in verità, non fa più di tanto ma è già abbastanza, tanto da mandare il colombiano in frustrazione, l’espulsione del quale è un esempio lampante.

HAMSIK 4,5 – Costretto alla marcatura su Pirlo, naturalmente paga dazio dal punto di vista atletico, risultando una pedina mancante nello scacchiere offensivo azzurro. Unica fiammata nel primo tempo, quando per una questione di centimetri viene controllato da Buffon in uscita. Poi, chiamato in mediana, praticamente svanisce. Ma l’altro Hamsik è ben altra cosa.

LAVEZZI 4 – Anche stasera sarebbe stato da sostituzione, ma stavolta Mazzarri ne ha fatto a meno. L’argentino è mancato per tutta la partita e mai una volta è riuscito a saltare il suo controllore, Barzagli o Chiellini che sia stato. Sui calci da fermo mediocrità assoluta e non si capisce ancora l’ostinazione del voler tirare le punizioni sebbene ne abbia segnata una in 5 anni.

CAVANI 4 – Probabilmente la sua peggior partita in maglia azzurra. Mai una volta al tiro, e mai come in questa partita, ma una volta che abbia dato la sensazione di essere pericoloso. Sempre lontano dalla porta, lo si vede molto spesso sul versante sinistro dell’attacco, lasciando lo spazio per gl’inserimenti di Lavezzi ed Hamsik che purtroppo non avvengono. Poco nerbo anche in fase di ripiegamento, ma il problema non è, chiaramente, quello. 

DOSSENA 5 – Entra dopo mezz’ora e di lui si ricorda davvero poco. Le occasioni per mettersi in mostra non gli mancano ma il lodigiano appare sfiduciato ed a tratti indolemte. Non si ricorda una sola giocata degne di tal nome, e Lichtsteiner prime e Caceres poi non fanno fatica per appropriarsi dell’out di sinistra partenopeo. 

PANDEV S.V. – Poco da segnalare sul suo ingresso in campo, che forse doveva avvenire al fischio d’inizio e non dopo un’ora.

DZEMAILI S.V. – Al suo ingresso, la frittata era già fatta. Inutile chiedergli un lavoro di sacrificio volto praticamente al nulla.

MAZZARRI 4,5 – La sua peggior partita da quando siede sulla panchina del Napoli. Imbarazzante, al limite del tragicomico la gestione dell’infortunio di Maggio. Avere una settimana piena per preparare le partita evidentemente non fa bene. La squadra è sulle gambe ed dalla cintola in giù è un colabrodo. Incredibile che vengano riproposti ancora Campagnaro e Cannavaro nonostante il loro stato di forma. Hamsik sacrificato come marcatore fisso su Pirlo è una bestemmia e la gestione delle sostituzioni lascia a desiderare. Conte lo batte sotto ogni profilo, da quello psicologico a quello prettamente tecnico-tattico. In sostanza un Napoli assai ridimensionato dopo stasera. ed alla vigilia di un altro delicatissimo incontro, con la Lazio, le cose non girano affatto bene. 

ANTONIO SALVATI

 

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