Criscito, Preziosi e i sassolini nelle scarpe…

La profezia di Domenico Criscito non ha lasciato scampo al Napoli: Tre a due doveva essere e tre a due è stato. Il terzino campano, in una recentissima intervista rilasciata ai colleghi de Il Mattino, oltre a profetizzare con precisione assoluta la vittoria del Genoa sul Napoli (Oggi vinciamo noi… 3-2. E noi siamo il Genoa. Impossibile per me dimenticare 10 anni trascorsi qui”) ha inoltre espresso tutta la sua soddisfazione nel disputare la “favolosa” Premier League russa: Napoli è bella ma San Pietroburgo è una grande capitale culturale europea e ci vivo benissimo, ma non ho motivo di nascondere che se non indosso la maglia azzurra è solo perché con De Laurentiis non ho trovato l’accordo economico. Però certe frasi hanno contribuito ad allontanarmi ed affrettare il mio no”.

Cosa avrebbe detto di così perfido, caro Mimmo da Cercola, Aurelio De Laurentiis per farti rinunciare senza indugi al tuo “grande sogno” di vestire la maglia azzurra? Il patron partenopeo lo scorso giugno, quando l’acquisto di Criscito iniziava a complicarsi, non fece altro che esprimere un concetto sacrosanto: “Criscito è attirato dai soldi dello Zenit. Ma se un giovane calciatore ha davvero voglia di fare qualcosa di grande nella squadra della sua città potrebbe accontentarsi anche di uno stipendio leggermente inferiore pur di realizzare questo sogno”. Che dire…caro Mimmo, goditi il tuo prossimo esaltante match: Zenit Sanpietroburgo-Rotor Volgograd!

Anche Enrico Preziosi evidentemente serbava un po’ di acredine arretrata nei confronti del Napoli e del suo proprietario. Subito dopo la vittoria del Genoa, l’imprenditore irpino ha sputato tutto il suo veleno su quella squadra della quale spesso si è definito tifoso. Innanzitutto si è scagliato contro il povero Camilo ZunigaVolevo vincere 4-0 per entrare in campo e mettermi a ballare come ha fatto Zuniga sulla rete del 6-1 al San Paolo. Forse il ragazzo non lo sa perché è straniero, ma nel calcio ci vuole rispetto. Lui ed altri due compagni non hanno mostrato questo rispetto nella gara di andata. E l’hanno pagata”. Poi è toccato a De Laurentiis subire l’ira del collega: Con De Laurentiis ormai sono diviso su ogni cosa, non condivido praticamente niente di quello che fa e dice: l’ho sempre e solo considerato un conoscente. Ora come ora non gli cederei mai un mio giocatore”. Infine il presidente rossoblu ha deliziato i presenti con un’analisi molto dettagliata dell’intera stagione del Napoli: Ma il Napoli non avrebbe dovuto lottare per altri obiettivi? Invece guardando la classifica mi rendo conto che ha solo 2 punti in più di noi. Sono sicuro che alla fine del campionato saremo di molto più avanti di loro”.

Presidente Preziosi,  è veramente certo che una vittoria per tre a due (…e se la rimonta del Napoli fosse cominciata appena qualche minuto prima  forse staremmo parlando addirittura di un pareggio) vendichi un’umiliante sconfitta per sei a uno? E’ davvero sicuro che il giocatore a cui tirare le orecchie è il nostro Zuniga (reo solo di aver festaggiato un suo goal) e non il suo Sculli che ancora una volta ha confermato di essere il giocatore più antipatico, falloso e scorretto del calcio italiano? E, infine signor Preziosi, è proprio certo che il suo risentimento nei confronti del Napoli e del suo presidente non dipenda da una profonda ed irrimediabile invidia?

Non è colpa di De Laurentiis se il Genoa durante ogni sessione di calciomercato si trasforma in un vero e proprio porto di mare. Non è colpa di De Laurentiis se i migliori giocatori del “grifone” durano solo una (o addirittura mezza) stagione per poi essere ceduti. Infine, non è colpa di De Laurentiis se il Napoli ha un bacino d’utenza molto più vasto di quello genoano, che permette alla squadra partenopea di poter ambire a traguardi che ai cugini liguri sembrano preclusi. Purtroppo, signor Preziosi, l’invidia è una brutta bestia…

Marco Soffitto

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