Napoli, un anno vissuto intensamente (2/2)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulle ali dell’entusiasmo, dopo una campagna acquisti moderata ma di qualità, con gli innesti di Inler, Dzemaili, Britos, Donadel, Santana, Fernandez, Chavez, Fidelef e Pandev (quest’ultimo sul fotofinish del calciomercato), gli azzurri assorbono subito le sembianze della “vittima sacrificale” capitando in un girone di Champions infernale ( Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal). Poco male, bisognerà abituarsi.

 

 

 

 

 

 

Il campionato parte dalla “seconda” con la vittoria di Cesena (1-3 con reti di Lavezzi, Campagnaro ed Hamsik) , sciorinando una prestazione che fa ben sperare. Il debutto in Champions il mercoledì successivo viene bagnato da un gran risultato (1-1 con rete di Cavani) a Manchester, sponda City del tecnico Mancini, portando a casa un prezioso punto.

 

 

 

 

 

 

L’estasi sportiva la si raggiunge contro il Milan; 3-1 con tripletta del Matador, la vendetta è servita, ripagati dalla stessa moneta dello scorso torneo, i rossoneri impattano e lasciano il terreno del San Paolo consapevoli di aver trovato di fronte una  seria pretendente. Ma come lo scorso campionato, la terra di Verona, sponda Chievo, è ancora una volta aspra di risultati e trappola per incauti giovani vittime; 1-0 con golletto di Moscardelli. Napoli ingenuo e pigro, tant’è che impatta anche contro la Fiorentina (0-0) in una partita avida di emozioni; si comincia a parlare di calo post-Coppa. In Champions, al San Paolo, regolato il Villarreal (2-0 reti di Hamsik e Cavani) e cominciano sogni di impresa, con un pubblico sempre più numeroso e sempre più in vena di emozioni (che brivido all’urlo CHAMPIOOONS!)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In campionato si riprendono le ostilità, ed a San Siro si consuma la seconda vendetta azzurra: 0-3 (Campagnaro, Maggio ed Hamsik in rete) all’Inter, offesa nel punteggio, sfavorita dall’arbitro, schiaffeggiata dal Napoli sul piano tecnico e agonistico, più volte invitata ad evitare piagnistei inutili ed eccessivi visti i precedenti alquanto favorevoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La giostra sta girando e gli azzurri sembrano accelerare, ma lo scivolone interno col Parma frena lo sprint sul più bello; si ipotizza che Dzemaili sia ancora acerbo per la platea azzurra, che Gargano (fuori causa per 1 mese) è necessario nello scacchiere e che Inler sia al di sotto di quanto potrebbe realmente dare; il problema è il centrocampo? Successivamente arriva la gara contro il Bayer , finisce 1-1 con grande prova di spessore del Napoli (gol di Maggio), con De Sanctis sugli scudi e un pubblico tutto sommato soddisfatto .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il pari di Cagliari (0-0) evidenzia uno stato blando degli azzurri, dopo l’effetto champions, scarichi e svuotati, si riprendono egregiamente contro l‘Udinese (2-0 reti di Lavezzi e Maggio) e rispondono presente alla sfida d’alto borgo. A chiudere un Ottobre pieno zeppo di match è la sconfitta amara di Catania (2-1 rete azzurra di Cavani dopo 1 minuto di gioco) con un gioco scellerato e sterile e la testa alla sfida di Monaco. Nulla di più sbagliato, abbandonare le velleità di campionato per gettarsi a capofitto sulla Champions, dove i reali di Baviera non hanno pietà di un Napoli dormiente nel primo tempo e gagliardo nel secondo. Non basta. 3-2 il finale con una doppietta del bomber per caso Fernandez. Si complicano le cose, servirebbe battere i Citizens al San Paolo poichè si trovano sopra gli azzurri di 2 lunghezze. Nel frattempo la Lazio dell’ex Reja viene a Napoli e strappa un pari con un super Marchetti salvatore della patria(0-0 il finale). Ma incombe la gara-verità di Coppa. I tifosi chiedono l’impresa. Detto, fatto. Al San Paolo è grande festa, 2-1 alla premiata ditta Mancini & Balotelli e City con un piede e mezzo in Europa League. Napoli sogna .

[youtube Tna4wNqhtJY]

Sognare fa bene, distrarsi fa male. Contro l’Atalanta sorpresa del campionato, un gol di Denis viene pareggiato nel finale di match da un gol di Cavani vietato ai deboli di cuore. Ma spesso capita che le migliori lezioni di vita vengono troppo presto dimenticate. Accade al San Paolo contro la Signora Juve, altro tempo regalato, questa volta il secondo. 3-3 il finale con doppietta di quel Pandev che si aspettava da tanto, e gol di Hamsik che sbaglia anche un rigore fatto ripetere con troppa fiscalità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C’è da mangiarsi le mani, 3 punti in tasca scippati dalla Juve, proprio da coloro i quali per più di un mese hanno mugugnato peril rinvio della gara causa pioggia, a detta loro troppo affrettata e figlia di una decisione di comodo. Il Napoli cancella con un colpo dei suoi questa brutta piega bianconera, prima strapazzando il Lecce al San Paolo (4-2 reti di Lavezzi, Dzemaili e doppietta del Bomber Cavani e successivo esonero di Di Francesco) e con la vittoria sul campo dei sottomarini gialli del Villarreal ( 0-2 reti di Inler ed Hamsik) ed una storica qualificazione agli ottavi di Champions, nell’olimpo del calcio (il video celebra tutto il cammino azzurro fino alla vittoria in Spagna).

[youtube fZ3EZJK7uCU]

A Novara, un punticino fa vacillare qualcuno della critica, facendo arrabbiare Mazzarri (1-1 rete di Dzemaili). Arriverà poi la sconfitta quasi indolore contro i giallorossi della Roma (1-3 con rete azzurra di Hamsik) in una gara sfortunata e cinica sul piano del risultato. Prima della fine dell’anno gli azzurri hanno però regalato ai propri tifosi una scoppiettante vittoria contro gli amici genoani ( 6-1 reti di Pandev, Gargano, Zuniga, Hamsik e doppietta del solito Cavani ) decretando l’esonero di Malesani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo certi che la strada è lunga e ricca di insidie per i nostri eroi azzurri, ma state pur certi che questa squadra è formata da uomini di spessore, macigni quando è necessario, scaltri e leggeri quando l’occasione lo richiede, e non ci sarà una sola gara dove si rinuncierà di lottare. Il carattera tignoso e ruvido del tecnico Mazzarri ha permeato le menti dei ragazzi , generando un gruppo a cui è difficile far male senza “prenderle per primo”. Il Napoli di De Laurentiis è una grande realtà, fatevene una ragione e siate orgogliosi di tifare per questi colori. Nel giorno che conclude questa magnifica annata, la redazione di Spazionapoli.it si congeda da questo anno con l’augurio di raccontare le gesta sempre più vittoriose dei “magnifici leoni indomabili” partenopei. Che i nostri colori possano divenire sinonimo di vittoria, che la nostra città ne tragga il giusto valore e il blasone che le è più consono. Grazie ragazzi, dal presidente fino all’ultimo dello staff, che le emozioni siano la fonte da cui attingere anche per l’anno che sta arrivando. Buon 2012 Napoli !

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Napoli, un anno vissuto intensamente (2/2)

Impostazioni privacy