“Calcio-scommesse”: terminato poco fa l’interrogatorio di Doni

Giornata importante oggi sul fronte ”Calcioscommesse”.

Il Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport  ha, infatti, fissato per il 5 gennaio 2012 il termine ultimo per la presentazione da parte dell’ Atalanta e di Cristiano Doni di eventuali memorie rispetto ai nuovi elementi emersi relativamente alla vicenda  Calcioscommesse, riguardo la penalizzazione 6 punti per responsabilità oggettiva. 

Il Tnas ha rilevato che “sono emersi nuovi elementi apparentemente relativi ai fatti sui quali vertono i procedimenti o comunque idonei a influire sulle argomentazioni dedotte o sulle conclusioni già formulate dalle parti e ritenuto l’opportunità di concedere alle parti termini per illustrare la loro posizione in relazione all’impatto di tali fatti sui procedimenti arbitrali e, in particolare, circa una eventuale riapertura della fase istruttoria”

Posizione delicata e scomoda quella nella quale imperversa il club bergamasco e, ancora di più, lo è quella della sua ormai ex bandiera, Cristiano Doni.

Ad incastrare l’ex calciatore, ci sono le prove che lo legano a Guido Salvini, ex preparatore dei portieri del Piacenza.

 Quest’ultimo è stato interrogato per due ore dal Gip di Cremona, due giorni fa.

Santoni è accusato di essere di essere il tramite stabile tra il capitano dell’ Atalanta, Cristiano Doni e i restanti membri dell’organizzazione in merito alla manipolazione delle partite dell’Atalanta. E’ stato ascoltato anche riguardo al sospetto che Doni avesse pagato parte della parcella del suo avvocato, il quale, dopo la sua sospensione da parte della giustizia sportiva, aveva dato segnali di cedimento, come trapela da conversazione intercettata del 1 agosto 2011, nell’ambito della quale aveva detto a un amico, a ridosso della sua convocazione davanti alla giustizia sportiva: “Niente… per me possono morir tutti… io lunedì… mercoledì faccio… le mie memorie”. In base a quelle si… ammazzano tutti… ci sono delle grandi corde per impiccagione”.

Durante l’interrogatorio, l’ex preparatore atletico ha ammesso le proprie responsabilità riguardo ai fatti a lui imputati. Infatti, ha confermato di aver “comprato” il Piacenza affinché perdesse contro i bergamaschi in occasione della partita Atalanta-Piacenza disputatasi il 19 marzo 2011.

Tuttavia Santoni non ha fatto riferimento a rapporti diretti con Doni e si è dissociato dalle circostanze che non lo coinvolgono direttamente.

Oggi è stato soprattutto il giorno di Cristiano Doni.

E’ durato 1 ora e 40 minuti il suo interrogatorio di garanzia. Il calciatore, ha avuto modo di sostenere prima un colloquio, durato circa unora e 30 minuti, con il suo legale, Salvatore Pino, su permesso del Gip. 

Ricordiamo che Doni è stato arrestato 5 giorni fa per pericolo di inquinamento delle prove, alla luce del fatto che, da alcune intercettazioni telefoniche, era emerso un tentativo da parte di Santoni e di Doni di alterare il contenuto dell’ I-Phone che era stato sequestrato all’ex preparatore nel corso dell’inchiesta, all’interno del quale sono contenute prove schiaccianti contro di loro.

Il capitano dell’Atalanta, inoltre, possedeva una scheda telefonica romena con la quale, secondo le accuse, cercava di non essere intercettato mentre parlava delle presunte combine.

Tutti si aspettavano che il giocatore si avvalesse della facoltà di non rispondere al cospetto dell’accusa di aver svolto un ruolo da protagonista nell’ambito del raggiro dei risultati di alcune partite di calcio e (come sopra menzionato) di aver pagato parte della parcella dell’avvocato di Nicola Santoni.

Invece ha deciso di parlare e, secondo le prime indiscrezioni trapelate, avrebbe dichiarato l’assoluta estraneità dell’Atalanta nei fatti accaduti e sembra, invece, che abbia ammesso le proprie responsabilità.

Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, il Gip Salvini si è detto fiducioso riguardo il buon esito delle indagini ed ha confermato che tutti gli imputati stanno collaborando.

 “E’ un bene, non solo per l’inchiesta, ma anche per chi ha a cuore il sistema calcio e che certe ammissioni sono un contributo importante per fare pulizia”.

E allora, che pulizia e giustizia siano fatte.

 

Luciana Esposito

 

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