De Laurentiis a pranzo con la dirigenza amarilla. Formazione decisa. Zuniga al posto di Dossena

Fuor di retorica, qui c’è la storia: perchè gli ottavi di Champions, questi ottavi, Napoli non li ha mai visti. Accadde ventI anni fa, vero, però quella era Coppa dei Campioni, un turno secco e avanti un’altra: e invece, stavolta, stadio «el Madrigal», proseguire significherebbe essersi sbarazzati del Villareal e però anche del Manchester City. E’ una partita secca, la partita della vita, e la notte della verità è una opportunità che il Napoli vuole giocarsi sotto gli occhi estasiati dei suoi tifosi: alle diciotto, quando gli azzurri sono scesi – ieri – in campo per prendere confidenza con il terreno del «Madrigal», ce n’erano almeno trecento fuori, per un sorriso, un autografo o un biglietto, che sarà possibile comprare oggi, perché per chi ha avuto fiducia e si è spinta sin quaggiù, nella regione valenciana, botteghini aperti dalle 11.30 alle 13.30 e dalle 16.30 sino al fischio d’inizio: ci sono anche poco meno di ottocento tagliandi (778 per la precisione) a disposizione per starsene dentro lo spettacolo.

COUNT DOWN – Il conto alla rovescia è cominciato e con la clessidra sistemata nella testa, si procede: si gioca stasera ed è la sfida che conta, il più grande spettacolo dopo il week-end sul Lecce e prima di quello di Novara: in assoluto, lo spettacolo di una città che vive febbrilmente questa sfida. Il Napoli stamani si allena, sgambatura, ultime indicazioni tattiche di Mazzarri, che ieri sera – in conferenza stampa – ha provato a dissimulare la tensione («mi sono appena svegliato dalla pennichella pomeridiana») ma che invece era tradito dal colorito. E’ pure la sua partita, per abbellire un percorso straordinario compiuto nel corso dei due anni della sua gestione.

ECCO IL PRESIDENTE – Arriva De Laurentiis e lo fa in tempo utile per accomodarsi al tavolo, al pranzo ufficiale, con i dirigenti del Villarreal. Lo fa all’ultimo momento, forse, per non caricare di eccessiva tensione una gara che ne garantisce di suo, a prescindere. Squadra blindata, ovviamente, nel proprio albergo, però con sostenitori che gironzolano là intorno per far avvertire la propria presenza ed il proprio sostegano. Formazione fatta, a meno di sorprese: giocano i titolarissimi, De Sanctis tra i pali, Campagnaro, Cannavro ed Aronica a formare la difesa a tre; Maggio a destra, Zuniga a sinistra, Inler e Gargano in mezzo; davanti, i tre tenori.

ORGOGLIO E DIGNITA’ – Canterebbe Battisti. E invece e Garrido, il tecnico del Villarreal, che parla: «Abbiamo dovuto dire addio alla Champions, ma vogliamo uscire a testa alta. Vogliamo vincere». Allenamento di risveglio muscolare pure per il Villarreal, per capise se Ruben e Borja Valero possono farcela (il primo sì, il secondo invece sembra proprio di no). «Vogliamo fare una grande partita» ha detto Garrido. Il Napoli vuole vincerla.

Fonte: Corriere dello Sport

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