Quando “Matador” tolse le castagne dal fuoco

Tutti i dettagli relativi all’incontro di domani sera sembrano avere i crismi dela partira dello scorso campionato. Era Dicembre anche allora , il 19, quando il Napoli affrontava un Lecce guardingo e abbottonato, come si appresta ad esserlo domani sera, con un nuovo modulo che prevede la difesa a 5, mai finora attuata dall’allenatore Di Francesco, mossa che quindi ha il sapore di ultima spiaggia per il tecnico dei salentini.Nella sfida dello scorso campionato le sortite in avanti non mancavano, sopratutto nella ripresa, quando gli azzurri concedevano qualcosa, spinti dalla volontà di sbloccare il risultato. Ed allora il Lecce prese in mano il pallino del gioco sfiorando il gol in diverse occasioni, dove la sfortuna e la bravura di De Sanctis spinsero via le velleità dell’allora allenatore De Canio. Il culmine si raggiunse quando, dopo il novantesimo, Corvia si presentò solo davanti al “pirata” Morgan, il quale venne superato dalla palla oramai avviata verso la rete, se non fosse stato che Gianluca Grava eroicamente si lanciò in scivolata ad evitare un vantaggio oramai acquisito. Fu la scossa, la scarica elettrica che produsse un’onda anomala che travolse il Napoli di Mazzarri ed il suo destino, quello di essere fortunato e vincente. Fu così che sul capovolgimento di fronte, Edinson Cavani servito dal “principito” Sosa, dribbò due avversari e sparò in porta un missile terra-aria che andò a togliere le ragnatele dal sette della porta allora difesa dal neo-vice di De Sanctis, Rosati. Mai più bel regalo di Natale fu così ben accetto per i tifosi, che si lasciarono andare a scene di giubilo, un urlo che raggiunse decibel da record, frazioni di secondo che fecero tremare Fuorigrotta, Agnano, Pianura fino alla collina dei Camaldoli. Un unico grido al dì là dei limiti, persone che si lasciarono trascinare dall’onda umana delle tribune, pianti di gioia e attimi di pericolo per i cardiopatici. Insomma, rivedendo il video di Napoli-Lecce 1-0 vien voglia di ritornare indietro nel tempo, per rivivere nuovamente quelle emozioni, dove ansia, paura, esaltazione, brividi e immensa gioia comparsavano e si alternavano a ritmo forsennato. Quello che un match di calcio dovrebbe sembre essere in grado di supportare. Ecco il tabellino di quella gara :

NAPOLI-LECCE 1-0 (0-0)

MARCATORE: nel st 48′ Cavani.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce (21′ st Dumitru), Cribari, Grava; Maggio, Gargano, Yebda, Dossena (34′ st Vitale); Hamsik, Zuniga (5′ st Sosa); Cavani. (Iezzo, Rullo, Blasi, Maiello). All.: Mazzarri.

LECCE (4-4-1-1): Rosati; Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio; Grossmuller (30′ st Rispoli), Vives (38′ st Coppola), Olivera, Mesbah; Piatti (34′ st Corvia); Ofere. (Benassi, Sini, Bertolacci, Jeda). All.: De Canio.

ARBITRO: Celi di Campobasso.

NOTE: Spettatori: 30 mila. Espulsi: 47′ st l’allenatore del Lecce De Canio per proteste. Ammoniti: Fabiano, Gargano e Santacroce per scorrettezze; Cavani per comportamento non regolamentare. Angoli: 13-2 per il Napoli. Recupero: 1′ e 5′.

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