Dalla storiaccia di calciopoli ne è uscito con le ossa rotte, una parte dell’Italia calcistica lo disprezza e l’altra (quella di fede juventina) continua ad osannarlo e nonostante tutto è uno degli esperti calcistici più richiesti dalle televisioni nazionali. Luciano Moggi (e chi sennò!?), personaggio che riesce sempre a far parlare di sé, aldilà di tanti difetti possiede un dono raro: è uno dei pochissimi che conosce davvero a fondo la materia – calcio.
“ Big Luciano”, intervistato da Radio Kiss Kiss, ha parlato della stagione che attende il Napoli, in Italia e in Europa: “ Il Napoli ha potenziato la squadra lì dove ne aveva bisogno. Miguel Angel Britos diventerà uno dei più forti difensori del campionato italiano, Blerim Dzemaili è un ottimo giocatore proprio come Gokhan Inler. E non dimentichiamoci Goran Pandev, che darà un grosso contributo in avanti. In più la società, contrariamente ad altre come la Juve, è riuscita a vendere alcuni giocatori fuori dal progetto facendo cassa. Per l’Europa il Napoli non è competitivo ai massimi livelli, tuttavia può fare bella figura e superare il girone. Lo stesso Milan non è competitivo per primeggiare in Champions, che del resto rimane un sogno per tutte le squadre italiane. L’inter? Il Napoli può strappargli il secondo posto”.
L’ex direttore sportivo bianconero si è anche soffermato sui problemi che affliggono il calcio nostrano, dai pochi soldi che girano all’interno del sistema agli ultimi attriti tra la Lega Calcio e l’ Associazione italiana calciatori: “ Bisogna rivedere in Italia la gestione della società e focalizzarsi soprattutto su una riduzione degli stipendi. Dal mio punto di vista credo sia opportuno introdurre un contratto annuale per i calciatori, sarebbe un’ottima soluzione per ovviare alla crisi economica che affligge da tempo il movimento calcistico italiano. Il fair play finanziario è giusto ma – come dice giustamente Aurelio De Laurentiis – bisogna farlo rispettare anche ai russi e agli inglesi. Se andiamo avanti così, il calcio lo vedremo solo in questi paesi”.
Marco Soffitto