Con Pandev nasce il Napoli camaleontico

L’arrivo di Goran Pandev apre diversi scenari nello scacchiere del Napoli. Il suo acquisto si è concretizzato in poche ore, ma la stima che Walter Mazzarri nutre verso il macedone è storia di almeno 2-3 anni fa. Anche quando il giocatore si svincolò dalla Lazio il Napoli, con il placet del tecnico, cercò di accaparrarselo. Ma le sirene dell’Inter e la vetrina dell’Europa erano troppo forti e allettanti per essere rifiutate.

Ora il club azzurro ha tutto un altro spessore, e Pandev non ha esitato neanche un attimo per dire si alla chiamata di De Laurentiis. Una punta moderna dal fiuto del gol innato che può adattarsi in diversi ruoli. Il suo arrivo è preziosissimo perchè oltre a poter far rifiatare Hamsik, Lavezzi e Cavani, in alcune circostanze potrebbe anche essere utilizzato insieme ai tre tenori con lo spostamento dello slovacco sulla mediana (3-4-3 o 4-3-3).

Altro fattore che ha determinato il suo acquisto è l’esperienza europea. Il sorteggio di Montecarlo è stato più che un semplice suggerimento per dover puntellare il reparto offensivo con un elemento che sappia il fatto suo nel contesto della Champions. E negli occhi di molti c’è ancora il gol di Pandev che un anno fa castigò il Bayern Monaco tra le sue mura. I presupposti sono qualitativamente alti, ed i tifosi azzurri sognano che ci siano altri colpi di “Kung-Fu”.

Giorgio Longobardi

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