Occhi puntati su Lucas

Il paragone immediato e forzato è quello con un altro grande centrocampista verde-oro, Paulo Roberto Falcao. Stessa zazzera bionda, stessa propensione agli inserimenti, stesse capacità atletiche e tecniche. Grinta da vendere quando deve rincorrere gli avversari e sradicare loro il pallone, sapienza tattica e piede vellutato quando deve impostare il gioco, Lucas è il prototipo del centrocampista moderno. L’inserimento in zona gol e la secca e precisa battuta da fuori area lo rendono molto simile a un Gerrard brasiliano.

Lucas  nato a Dourados il 9 Gennaio 1987, nipote di Leivinha, giocatore dell’Atletico Madrid e nazionale brasiliano nel mondiale del ‘74. Comincia a frequentare i campi di calcetto prima di passare alla Portuguesa, dove rimarrà fino al 2002, anno in cui sostiene un provino con la sua squadra del cuore, il San Paolo. Il test non va come sperato dal giovane brasiliano, che torna mestamente a Dourados, nelle fila del 7 de Septembro, con cui disputa molte amichevoli. La più prestigiosa vede di fronte il suo club contro il Gremio, i cui dirigenti ne percepiscono subito le potenzialità e non esitano un attimo ad offrirgli un contratto. Comincia qui il sogno di Lucas, che nel breve volgere di qualche anno diventa la stella del club di Porto Alegre, con cui conquista un insperato terzo posto nella scorsa stagione, e viene premiato con il pallone d’oro di Placar, riconoscimento assegnato al miglior calciatore del campionato Brasiliano.

Il giocatore, attualmente legato ai Reds fino al giugno 2012, sarebbe infatti finito nel mirino del Napoli, che prepara già il dopo Pazienza ( ancora lontano dal rinnovo di contratto) oppure in vista di possibile partenza di Hamsik verso la corte londinese di Ancelotti. La valutazione del suo cartellino si aggira sui 10 milioni di euro, Lucas munito di doppio passaporto italiano e dunque tesserabile come comunitario.

A.D.

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