Allan: una “vita da mediano” o qualcosa in più?

“Una vita da mediano” è la storica canzone che nel ’99 cantava Luciano Ligabue. A distanza di circa vent’anni si potrebbe azzardare un parallelismo tra questa e la vita di Marques Allan, o meglio dire “ToroAllan”?

Allan-statistiche

Il centrocampista brasiliano, ormai sta confermando sempre di più che in questa stagione quell’area di campo è di suo dominio, giocando 21 partite, per una media di 1472 min. giocati, di cui 16 da titolare. Minuto dopo minuto il livello delle sue prestazioni è aumentato in maniera evidente, dimostrando che per la squadra ed il gioco di Sarri ormai è indispensabile. Non a caso quando non c’è la sua assenza si sente.  Questo lo si evince dalla sua tenacia in campo, dall’ardore con cui affronta ogni tipo di contrasto, senza mai nascondersi. Ha fiato e corsa che gli permettono di tenere un rendimento costante in partita, infatti solo quando arriva allo stremo delle forze, esce. Di tutto questo ne danno riprova anche alcuni dati: 60% di successo dei suoi contrasti a cui si aggiunge il 50% di successo nei duelli.  È il classico esempio di chi lotta, recupera palla, senza esitare un momento. Potremmo definirlo un vero e proprio “mastino napoletano”.

Dna Brasiliano

Ma sarebbe addirittura riduttivo, oggi come oggi, per quello che sta dimostrando. Infatti oltre alle sue innate doti di centrocampista incontrista, il vero dato da sottolineare, che rende ancor più l’idea della crescita personale del giocatore si rinviene nell’apporto che riesce a fornire alla manovra offensiva degli azzurri dimostrando che emerge anche il DNA brasiliano. È da lui, infatti, che provengono fino a questo momento 18 cross su azione tra cui si contano 2 assist ed un totale di 20 occasioni create. È un giocatore a tutto campo, un giocatore che se ha l’occasione giusta prova anche a tirare in porta infatti ha totalizzato 15 tiri totali, di cui 9 nello specchio e 3 gol segnati. È dai tempi di Salvatore Bagni che il Napoli non aveva in rosa “il Guerriero”, e sembra proprio che Allan abbia tutte le carte in regola per esserlo, sperando che come Bagni, nel 1987, possa anche lui alla fine vincere da guerriero questa lunga battaglia!

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