CASO ANNA FRANK – Chiesti 2 turni a porte chiuse e multa di 50mila euro per la Lazio

La Procura della Federcalcio ha chiesto due turni a porte chiuse per la Lazio in occasione del processo sportivo relativo al “caso Anne Franke” oltre ad un’ammenda di 50mila euro alla società capitolina.

Lo scorso ottobre, durante la sfida tra Lazio e Cagliari, alcuni tifosi biancocelesti hanno incollato adesivi antisemiti in curva Sud. L’avvocato della Lazio, Michele Gentile, all’uscita dagli uffici del Tribunale federale nazionale, ha dichiarato di aver chiesto il non luogo a procedere.

“E’ stato fatto tutto quello che si poteva fare” ha chiarito il legale. “Abbiamo seguito le istruzioni del Gos prima della partita, adottato tutte le misure possibili, ma non avevamo la possibilità di perquisire 15 delinquenti che si sono portati appresso 23 figurine della grandezza di un francobollo. Queste figurine non sono state portate sugli spalti, ma buttate in terra nei corridoi dello stadio. Il rappresentante della procura federale in campo non ha potuto vedere niente e quindi noi riteniamo che, non avendo la società la possibilità di perquisire il tifoso, di fronte al delinquente che si porta materiale illecito e non esposto al pubblico, ci sia un’impossibilità di responsabilità“.

“Secondo gli orientamenti della stessa Procura sulle manifestazioni discriminatorie – spiega ancora – viene calcolata la quantità di ricezione da parte della tifoseria e al di sotto di una certa percentuale non si procede. In questo caso, queste figurine le avrà viste una quarantina di persone”. 

A riferirlo, i colleghi di PremiumSport.

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