Mertens confessa: “Scudetto? Se non ora, quando?! Futuro? Se avessi saputo che Neymar sarebbe andato via…”

Dries Mertens ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano belga Het Laatste Niewus. Fulcro delle sue parole, il suo futuro, tra Napoli e Barcellona, e alcuni dubbi.

“Se andrò mai via da Napoli? Non vado sempre nello stesso posto in vacanza, risponde il belga, che poi si lascia andare ad una confessione: “Certo, al momento il pensiero di un trasferimento non è all’ordine del giorno, ma l’interesse del Barcellona comunque mi fa pensare. Non volevo andare lì per sedermi in panchina, ma se avessi saputo che Neymar sarebbe partito… A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se fossi andato lì. Perché se vedi chi ha giocato a sinistra negli ultimi mesi, beh, forse ci sarei potuto essere io“.

E sulla clausola ha svelato: “Sì, la clausola di 28 milioni l’ho voluta io questa estate. Ho ricevuto un’offerta dalla Cina, moltissimi soldi, ma il Napoli non voleva andassi via e io volevo restare. Ma se si riproponesse di nuovo questa opportunità, vorrei poterla valutare diversamente. Da quando Neymar è andato al PSG, 28 milioni di clausola sono diventati una cifra abbordabile, anche perché dove lo trovi un calciatore che segna 28 goal in serie A e costa 28 milioni?”.

Poi, un focus sul suo momento a Napoli:

“Cosa sarebbe cambiato se avessi incontrato Sarri tre anni fa? Sono felice così, non vorrei essere al posto di Messi o Ronaldo, non hanno una vita normale. Io sono contento di essere Dries Mertens. Avete visto il documentario su Cristiano? Lui è un solitario. Io preferisco non vincere un Pallone d’Oro, ma avere una vita normale.

Voto per la scorsa stagione? Nove. Ma solo perché non abbiamo vinto lo scudetto e non sono stato capocannoniere. Nove grazie al gioco del Napoli. In un’altra squadra avrei trovato meno palloni. 

Il miglior complimento ricevuto fino ad adesso? Il fatto di essere stato inserito nella lista dei 30 finalisti per il Pallone d’Oro.  Due anni fa sono stato titolare in 6 gare su 35. E Sarri già c’era, eh. Pensavo di voler mandare tutto a quel paese, ma poi riprendevo il pallone e tutto tornava al suo posto. Meritavo di giocare di più, l’ho detto anche a Sarri. E lui ha confessato che è vero. ma pensava di stare facendo la scelta migliore in quel momento. 

Che tipo è Sarri? Un grandissimo allenatore e una grandissima persona. Dovrebbero fare un documentario su di lui.

Scudetto? Ora o mai più. Siamo rimasti tutti qui perché sentivamo fosse possibile. Certo, ora mi rendo conto che è difficile, soprattutto dopo gli infortuni di Ghoulam e Milik. Se si paragona la nostra rosa a quella della Juve, ci si rende conto che stiamo realizzando un piccolo miracolo.

Io come Maradona? La gente pensa a questo confronto, ma non dobbiamo guardare al passato, ora pensiamo solo a Mertens”.

E ancora, non sono mancate le considerazioni sulla Nazionale: “Vorrei evitare la Spagna. Se l’Italia non è al Mondiale è anche perché ha beccato la Spagna. Penso che il Belgio debba passare al 3-4-3, il 4-3-3 non funziona”.

Infine, un retroscena su Higuain: “Avevo un buon rapporto con lui, andavamo spesso a mangiare insieme. Ma i tifosi lo infastidivano continuamente, mentre io mangiavo tranquillo. Gonzalo si irritava, pensavo che quella pressione non dovesse essere divertente. E, in effetti, ora che lo sto vivendo anche io, posso dirvi che non è facile. Ma solo più tranquillo rispetto a lui”.

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