Caos Catalogna, il Barcellona annuncia lo sciopero: niente allenamento domani. Il presidente Bartomeu: “Quello che è successo è inammissibile!”

È il caso che sta tenendo banco in Spagna e in Europa. Il caos che si è scatenato nelle ultime ore in Catalogna sta attirando l’attenzione del mondo intero e sta inevitabilmente coinvolgendo il calcio, e più direttamente il Barcellona. Il club continua a confermare la sua posizione pro-indipendenza e dopo aver battuto il Las Palmas in campionato, in un Camp Nou deserto, ha annunciato la sua decisione.

Con un comunicato ufficiale il blaugrana ha decretato l’adesione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni indipendentiste in Catalogna: “Domani 3 ottobre nessuna delle nostre squadre professionistiche, né giovanili, si allenerà dalla Ciudad Deportiva“. Una presa di posizione decisa da parte del Barcellona per condannare l’uso della violenza per impedire l’esercizio della libera espressione dei cittadini durante il referendum di domenica. Questa mattina i dipendenti del club hanno deciso di fermarsi per un quarto d’ora, dalle 12.00 alle 12.15 in segno di protesta.

Queste le parole del presidente Bartomeu per ribadire la scelta del club: “Esprimiamo tutto il nostro sostegno alle persone e alle istituzioni che lavorano per garantire questi diritti, sostenendo sempre la maggioranza della popolazione catalana. Esprimiamo la nostra condanna nei confronti degli eventi avvenuti ieri con l’uso indiscriminato della forza per impedire l’esercizio del diritto al voto di milioni di cittadini.

Comprendo la volontà di molti nostri tifosi di sospendere la partita e posso dire che questa è stata una delle decisioni più difficile che io abbia mai preso da quando sono presidente del Barcellona, ma non abbiamo avuto l’approvazione della Professional Football League. Ho deciso di giocare a porte chiuse per lanciare comunque un messaggio riguardo il nostro rifiuto sulla situazione che si è venuta a creare in Catalogna.

Oggi il Consiglio di Amministrazione ha accettato le dimissioni del vice presidente Carles Vilarrubì e ha deciso di aderire allo sciopero per sostenere la democrazia. Nessuna nostra squadra si allenerà alla Ciudad Deportiva. Quello che è avvenuto ieri è inammissibile, chiediamo rispetto per i cittadini della Catalogna. Vogliamo sostenere le 893 persone vittime di questi attacchi e ci appelliamo per trovare soluzioni politiche nel rispetto della volontà dei cittadini“.

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