Benevento, Baroni: “Dobbiamo valutare cos’ha avuto Ciciretti. Il Napoli è una squadra forte, ecco come cercheremo di affrontarlo”

Marco Baroni, tecnico del Benevento, ha presentato la gara con il Napoli di domenica in conferenza stampa.

Ecco le sue dichiarazioni: “Ciciretti ha lasciato prima l’allenamento, adesso dobbiamo valutare cosa ha avuto. D’Alessandro è reduce da un problema per una contusione che ha preso. D’Alessandro da valutare, Memushaj recuperabile. Costa è ancora un pochettino dietro al problema che ha avuto, sicuramente per le prime due partite non dovrebbe essere disponibile. Contiamo di recuperarlo per la terza.

Il Napoli è una squadra che spesso ha il dominio del gioco, io credo che la partita che deve fare il Benevento è una partita di coraggio. Bisogna fare grande attenzione, credo che i valori che noi dobbiamo mettere sul campo sono questi. Dobbiamo ridurre al minimo i pericoli, loro hanno tante soluzioni, Nelle gare che abbiamo giocato il Benevento non è stato in grado di fare risultato, questa è la realtà. Di errori ne abbiamo commessi ma non sono tanti. Abbiamo sciupato molte occasioni, dove staremo dipenderà da noi. Non andremo a fare una partita solo difensiva solo perché di fronte avremo il Napoli: sarà un Benevento che cercherà di fare risultato”.

Turnover? “Ci può stare sulla scelta di qualche giocatore che magari potrebbe avere difficoltà nel fare le tre gare. Domenica andrà in campo una squadra che deve fare una partita importante, questo è certo. Valuterò la condizione fisica di tutti e la tenuta di tutti”.

Se per il Napoli sarà un problema giocare questa gara dopo pochi giorni dalla partita di Champions? “Non credo, loro hanno molte soluzioni”.

Se temo la voglia di riscatto del Napoli? “E’ una squadra che gioca a memoria, che ha giocatori che giocano con entusiasmo. In questo momento noi dobbiamo guardare in casa nostra e cercare di fare risultato. Non ha certo minato la nostra fiducia, la nostra voglia, il nostro lavoro settimanale. Di questo ne sono convinto”.

Se sente la vicinanza dei tifosi: “Siamo abituati a vedere solo i numeri. Credo che l’applauso del pubblico di domenica a fine gara sia stato spontaneo: in quel momento ha visto che la squadra che ha dato, ha corso. Noi siamo abituati a rimboccarci le maniche e ripartire. Questo lo abbiamo fatto l’anno scorso quando abbiamo attraversato un periodo difficile e poi sappiamo com’è andata a finire. Poi ringrazio chi ha fiducia di me e della squadra”.

Se ha spiegato ai giocatori che cosa vuol dire giocare al San Paolo: “Non spetta a me dirlo, è giusto che lo facciano loro come feci io in passato. E’ un incontro a cui i nostri tifosi tengono tantissimo e faremo di tutto per onorarlo”.

Su cosa ricorda dei napoletani: “Ricordo un’annata straordinaria, sono ricordi che rimangono indelebili. Il ricordo di quello scudetto rimarrà per sempre nel mio cuore. Però è chiaro che in questo momento il mio pensiero lo stacco e devo andare in quel campo per cercare di fare un’impresa”.

Sulle differenze tra il Napoli di ieri e quello di oggi: “E’ cambiato tanto. Ora ci sono interpreti diversi, campioni diversi. Il calcio di prima era un po’ diverso nella lettura, c’erano grandi campioni che con una giocata ti cambiavano la partita. Questa partita deve essere intesa come una festa sugli spalti, dopo anni riportiamo un derby campano in Serie A”.

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