Né il Napoli, né la Juve: l’unico affare l’ha fatto Higuain

La verità sta sempre nel mezzo per un motivo preciso: sa appigliarsi tra due estremità, per quanto distanti, per quanto impossibili da accomunare. E quindi resiste, e non staticamente resta. Di sicuro, si lascia cogliere quando tutti gli aspetti sono chiari, precisi, puntuali. Quando si fa virtù e non sterile prodotto di chi a stento riesce a pensare. Per intenderci: qui la querelle tra Nicolas Higuain e la piazza napoletana non c’entra. C’entra la scelta del ragazzo: discutibile, siam d’accordo. Ma fino a che punto?

Tra Napoli e Juve, l’unico affare l’ha fatto Higuain. E non ci saranno novanta milioni di motivi, ma un paio buoni li ha avuti: innanzitutto, l’aver strappato un contratto impensabile alla soglia dei trent’anni.

PENSIERI E MOMENTI

In estate le domande si susseguono più velocemente, forse perché la percezione è sempre quella di aver più tempo. Per uscire, per andar via. Ma anche per pensare. E i quel che pensa Higuain, in questo momento, possiamo solo immaginarlo: può solo avere, davanti ai suoi occhi, l’ennesima finale gettata al vento dei sogni infranti. Come un circolo vizioso da cui non esci, uno scherzo della sorte, di quelli che ti segnano. No, stavolta non ha nemmeno inciso. Nel bene o nel male, lui non c’è stato. Probabilmente, è qui che brucia di più. Più della ‘solita’ sconfitta, più degli sfottò, anche più delle tante immagini che gli ronzeranno in testa: quando più c’era bisogno di lui, lui non c’è stato.

Ed è un incubo che ritorna: era accaduto con il Napoli, con la sua Argentina. Oggi, con una Juventus che abbassa la cresta e cerca di riprendersi dallo scossone. Perché alla fine, quei novanta milioni spesi per piantare nuovamente la bandiera bianconera sul tetto d’Europa, non son mai rientrati. Perché alla fine con o senza Higuain, quest’anno, sarebbe finita allo stesso modo. E perché alla fine, nel marasma generale perdono importanza anche scudetto e Coppa Italia: la Juve, così come il Pipita, s’è sciolta sul più bello.

MA L’AFFARE È TUTTO SUO

Ecco, allora diventa palese: l’affare l’ha fatto lui. In un modo quasi subdolo, di sicuro studiato. L’affare l’ha fatto lui perché per farne ‘uno buono’, non bisogna pensare al cuore. E perché il tempo scorre, e la voglia di vincere, di passare alla (loro) storia è stata semplicemente più forte. Poi, che sia finita com’è finita, non cambia una virgola. Nemmeno il suo conto in banca. Dunque, c’è solo e soltanto un vincitore (morale): Gonzalo Higuain. Col suo carico di gol e delusioni, ma senza la coppa più importante.

L’affare è stato tutto suo. Non del Napoli, che ci ha rimesso un fuoriclasse; non della Juve, che non ha mai guadagnato l’arma atomica delle notti più belle. L’affare è completamente, indiscutibilmente suo: poteva essere leggenda, oggi è solo – e nuovamente – uno sconfitto.

Crico

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