Le pagelle di Sampdoria-Napoli: Callejon pigliatutto, Hamsik ad un passo dal mito. Insigne, sei MAGNIFICO

Reina 6: Nessun patema anzi, tutt’altro. La Sampdoria in realtà parte subito forte, Barreto liscia e grazia. Il primo tempo scorre veloce, i grattacapi sono veramente pochi: dalla distanza ci prova Bruno Fernandes, la palla va di poco a lato e lui l’accompagna con lo sguardo . Non può nulla sul gol di Quagliarella, con Chiriches che si perde l’attaccante di Castellammare di Stabia.

Hysaj 6: La sua solita partita, fatta di spinta, ripartenze, chiusure. Non demorde, assiste Callejon come sovente avviene. È spesso cercato dai compagni, pienamente al centro del gioco, importante sulle fasce.

Koulibaly 6: Prova di forza, senza Albiol, le cui assenze sono state spesso accusate in passato. Ma il colosso franco-senegalese non delude. È un muro, su cui puntualmente impattano i blucerchiati. È duro quanto basta, ed anzi, proprio un suo tackle dà palla ad Insigne che, servendo Callejon, propizia la terza rete a firma di Hamsik. Un punto imprescindibile per gli azzurri, va blindato da ogni assalto. Il prossimo anno servirà anche e soprattutto il suo apporto.

Chiriches 6: Quando gioca tocca sempre una miriade di palle. È un giocatore intelligente, che non sdegna nemmeno qualche percussione in avanti: nel primo tempo ci prova e per poco non viene premiato. Gioca con intensità, correndo, chiudendo, assistendo i compagni di reparto. Unica macchia della sua partita l’errore, o per meglio dire la distrazione che consente a Quagliarella di andare in rete.

Ghoulam 6: Anche per lui la solita partita, non soffre mai. La sua è una partita ordinata, solcando la fascia in avanti e indietro. Quanto è cresciuto e quanto può tornare ancora utile a questo Napoli. Sicuri che uno migliore ci sia sul mercato?

Zielinski 6: Non la sua miglior partita, nelle battute iniziali sembra anche a tratti spaesato, soffre comunque con Linetty che lo conosce e lo blocca. Si mette poi in gioco, una partita senza acuti particolari per uno che ha abituato tutti bene. Ci prova una sola volta, murato. Poi gestisce, fraseggiando coi compagni. (Dal 67′ Rog s.v).

Jorginho 6: Un metronomo, come sempre la fonte di gioco del Napoli è lui. Ogni palla passa per i suoi piedi, verticalizza, gestisce i ritmi, li impone, li detta. Ha i piedi ordinati, la testa che ormai ragiona in un unico modo: raccogliere e distribuire. Una stagione, soprattutto nella seconda parte, sontuosa. A tratti meglio della passata. (Dal 70′ Diawara: s.v)

Hamsik 7.5: -2 da Maradona, ormai è già storia e Diego presto, nella prossima stagione, non sarà più solo nella sua nicchia. Una partita meravigliosa del capitano, un giocatore straordinariamente intelligente, un giocatore imprescindibile. Il gol ci voleva, con una zuccata che chiude di grazia una azione straordinaria, da manuale del calcio; ma quanto altro c’è dietro: sempre al centro del gioco, spaventosamente preciso, lucido, intelligente, arguto. Serve Insigne che poi dà a Callejon il gol del quattro ad uno, lì c’è il riassunto di tutta la sua partita. Onnivoro, totalizzante. Una gioia per gli occhi.

Callejon 7.5: Dodici assisti totali, un giocatore che si qualifica e descrive già da questo. Come fare senza il tuttofare? Scusate, il gioco di parole, ma davanti a questo signore si spreca ogni tipo o forma di elogio. Sempre presente, chiude con un bellissimo destro l’ennesima prestazione sontuosa, l’ennesima stagione da protagonista.

 Mertens 7.5: Non chiude da capocannoniere, ma ha già vinto, almeno per i tifosi napoletani. Segna con quel pizzico di irrazionalità proprio del campione: al volo, senza pensarci troppo, notando la porta vuota. Poi lotta e si danna, non molla mai, ci prova sempre. Gioca con Insigne a memoria, si capisce con Callejon a meraviglia. Una stagione straordinaria.

Insigne 8: Lo spirito del Napoli. L’orgoglio scugnizzo che c’è in lui, che fuoriesce ad ogni tocco, ad ogni possesso, ad ogni magia. Magia, il gol, appannaggio di pochi, di chi del calcio è artista. E poi la rabbia, la garra, l’adrenalina di chi si ribella ai beceri che purtroppo popolano i nostri stadi. Lo spirito del Napoli è tutto qui. Chapeau, Lorenzo, sei diventato veramente MAGNIFICO.

Sarri 7.5: Il miracolo sfugge, ma il suo è comunque riuscito. Questa squadra è nettamente più forte di quella dello scorso anno e, coi preliminari, non ha nulla da temere perché superiore a quella che venne eliminata dal Bilbao. Gran parte del merito è suo: ha costruito un gruppo unito ed affiatato che, confermato, può puntare al grande colpo il prossimo anno. L’allenatore è l’in più di questa squadra. Sempre concentrato, mai domo, infastidito ed irritato per i soliti episodi, soprattutto extra-calcistici. Chiamarlo maestro per qualcuno è eccessivo, ma non esiste altro appellativo per quell’uomo in tuta che sta facendo sognare una intera città ed una tifoseria, tutta schierata per lui.

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