Dossena: “Se penso a Napoli mi viene da piangere: quanti ricordi! Vi racconto cosa mi disse Cannavaro quando arrivai”

Andrea Dossena, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del portale Gianlucadimarzio.com. Queste le sue parole: “A Napoli mi chiamavano Psyco, perché mi piace scherzare. E quando prendono in giro me non mi offendo. Napoli? Ogni tanto ci ripenso e mi viene da piangere. Affacciarmi dal mio terrazzo e vedere il golfo, Capri, il mare. La prima volta avevo l’adrenalina a mille. A volte mi svegliavo presto per mettermi a guardare l’alba, il sole che cade sul Vesuvio”.

“Quando arrivai Paolo Cannavaro mi disse ‘se vuoi stare bene devi sentirti napoletano’. L’ho fatto e mi sono goduto Napoli, sono stati quattro anni fantastici. Tutto l’affetto dei tifosi azzurri non lo dimenticherò mai, e lo custodisco nel mio cuore. Eravamo un grande gruppo, a parte qualche discussione con i sudamericani perché volevano ascoltare sempre la loro musica. L’asado con Denis, le risate con Cavani, Hamsik, Lavezzi.

“La Coppa Italia? Ero in tensione, ma De Laurentiis mi disse ‘ma di che ca..o ti preoccupi? Vinciamo noi’. Anche Mazzarri trasmetteva grande tranquillità. È un grande allenatore, oltre a essere una grande persona. Sa stare al gioco, e si arrabbiava tanto se venivano fuori delle cose successe nello spogliatoio. Una volta prese a pugni la lavagna”.

“L’ultima immagine che mi viene in mente è quella di Cavani, un calciatore incredibile, non si ferma un attimo. Un giorno Edi giocava con le riserve nella partitella tra gli undici titolari e quelli che non avrebbero giocato. Finì 3-0 per le ‘riserve’, con una sua tripletta. Noi ci guardammo e ci dicemmo ‘questo quando si ferma? Nemmeno quando è metto rotto?’. Ha una grinta incredibile”.

 

 

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