Per uno che rinnova, uno (o due) che parte: le parole di De Laurentiis spaventano i tifosi

Ogni volta che ha la possibilità di parlare alla stampa, gli argomenti si susseguono in una sorta di flusso inarrestabile. Aurelio De Laurentiis non è un presidente come gli altri, questo è certo. Non è di quei presidenti tutto cravattino e neutralità, uno di quelli che non lasciano trasparire emozioni e progetti futuri.

Ed anche oggi il presidente azzurro è stato un vulcano in piena durante la conferenza stampa indetta per annunciare il rinnovo di Insigne fino al 2022. Tanti i temi trattati, ma uno, quello legato al prossimo mercato, ha inevitabilmente destato l’attenzione dei tifosi e della stampa.

” Per restare in questa città bisogna avere un certo ‘sentiment’. E se non ce l’hai, allora vai via.  Se qualcuno non varrà proseguire con noi ce ne faremo una ragione. Che poi è anche un po’ noioso allenare sempre gli stessi giocatori”.

Parole chiare e forti, ma rivolte a quale membro della squadra di Maurizio Sarri?

GHOULAM E KOULIBALY I MAGGIORI INDIZIATI

Fermo restando che il centrocampo non dovrebbe essere intaccato e che l’attacco dovrebbe (situazione Mertens a parte) non dovrebbe mutare, bisogna puntare gli occhi in difesa con Ghoulam che quasi sicuramente andrà via in estate. Il terzino algerino ha delle richieste troppo alte, emolumenti che De Laurentiis ha chiarito di voler dare soltanto a Insigne: “Lorenzo vale la pena trattenerlo, per altri uno se ne fa una ragione”.

In buona sostanza per la sforzo del contratto di Insigne, che senza dubbi porterà anche altri elementi della rosa ad aumentare le proprie richieste, si dovrà fare a meno di qualche giocatore dalle pretese non in linea con il diktat societario.

Un altro giocatore che potrebbe lasciare Castel Volturno in estate è Kalidou Koulibaly, che non ha problemi di contratto, visto che lo ha rinnovato a 2 milioni annui a settembre, ma che ha tanti estimatori all’estero, sopratutto in Premier. Il calciatore senegalese lo scorso marzo rilasciò un intervista a TalkSport dove annunciava “Adesso penso al Napoli, ma mi piacerebbe giocare in Premier” (LEGGI QUA).

Il muro d’ebano del Napoli ha una valutazione altissima – il Napoli rifiutò oltre 50 milioni dal Chelsea – e la società potrebbe pensare a monetizzare per provare a puntare con maggiore continuità su Maksimovic, che pure è stato un investimento oneroso, e su qualche nuovo arrivo dal mercato.

“MERTENS E’ UN PRODOTTO DI SARRI” MA IL TECNICO NON LA PENSA COSI’

Che De Laurentiis e Maurizio Sarri avessero un modo diverso di guardare il calcio era cosa nota, e le due conferenze di oggi lo hanno confermato. Oggetto del contendere Dries Mertens, che il presidente ha di fatto definito un prodotto del gioco del tecnico toscano: “Non dimentichiamo che se ha fatto tanti gol, il merito è anche del signor Sarri. Magari da altre parti ne fa 10”.

Quasi in risposta al suo capo Sarri ha però fatto chiarezza: “Sta facendo cose importanti da centravanti, ma la verità è che al suo posto avessi messo uno scarso avrei fatto un cazzata. La verità è che se uno è forte è forte”.

Due risposte che tradiscono due diverse possibilità per il futuro per il belga: da un lato il presidente che prova a minimizzare per una possibile perdita del miglior marcatore della squadra (giusto un anno dopo la partenza di Higuain) e ad attribuire al solo tecnico i risultati della squadra; dall’altra un allenatore che sa che ripetere quanto fatto con la sostituzione di Higuain è quasi impossibile e non vorrebbe perdere il principale artefice dell’attacco del Napoli.

Il destino di Mertens è in bilico, e il rinnovo di Insigne non deve rappresentare un palliativo ad una partenza del folletto belga, che è la pedina fondamentale per chi vuole vincere. Ma si vuole davvero vincere nell’immediato?

 

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