Canale Sassuolo, Guarino: “Di Francesco sa come fermare il Napoli. Consiglio quattro giocatori ai partenopei. Cannavaro cuore azzurro…”

A poco più di ventiquattr’ore dalla partita di domenica contro il Sassuolo, è il momento di fare il punto sulla squadra di Di Francesco, che cercherà di fermare il cammino del Napoli verso il secondo posto. Abbiamo sentito, a tal proposito, il collega Giuseppe Guarino, vice direttore di Canale Sassuolo, che ci ha spiegato i pericoli della trasferta al Mapei Stadium e i segreti di una squadra che vuole essere ancora protagonista in futuro: in Italia e non solo.

Per il Sassuolo è stata una stagione “strana”, non all’altezza delle aspettative, non solo per colpe proprie. Che squadra troverà domenica il Napoli al Mapei Stadium?

“Troverà una squadra con tanta voglia di dimostrare il proprio valore. Sabato scorso contro la Sampdoria i neroverdi sono tornati a vincere al Mapei Stadium, ora hanno voglia di continuare sulla stessa strada. Il Napoli è una squadra fortissima e con una grande storia, ma se il Sassuolo gioca come sa può riuscire tranquillamente a batterlo. Ci sono tanti giovani che hanno voglia di mettersi in mostra e di fare bene. Non ci dimentichiamo che all’andata il Sassuolo è stato capace di uscire imbattuto dal San Paolo”.

Sono tanti i calciatori che, nelle file neroverdi, si sono messi in evidenza quest’anno. Oltre Berardi, chi potrebbe essere pronto per il salto in una big come il Napoli?

“Giocatori pronti per il salto di qualità ce ne sono. Oltre a Mimmo, sicuramente anche Pellegrini, Politano, Duncan e Acerbi. Non a caso sono quelli al centro delle voci di mercato più insistenti. Ci sono poi ragazzi che crescendo ancora un po’ possono a loro volta aspirare al top. Penso ovviamente a Claud Adjapong e a Cristian Dell’Orco, recentemente chiamati da Ventura per l’ultimo stage per giovani emergenti, ma anche a Stefano Sensi e Luca Mazzitelli”.

Paolo Cannavaro: quanto è importante il suo apporto in squadra, sia dal punto di vista tecnico che psicologico?

“Al Sassuolo Cannavaro ha fatto bene sin dal primo giorno, contribuendo in maniera fondamentale alla prima salvezza. Oramai è uno dei veterani del gruppo e un uomo fondamentale per lo spogliatoio. Sappiamo che è stato e resterà per sempre una bandiera del Napoli, ma è uno di quei giocatori entrati anche nel cuore dei tifosi neroverdi e che probabilmente chiuderà la sua carriera qui. E di questo non possiamo che essere felici. Dal punto di vista tecnico, quando entra in campo porta con sé tutta la sua esperienza. Accanto ad Acerbi dà una certa sicurezza, anche se quest’anno ha giocato meno anche per via di qualche problema fisico di troppo”.

Squinzi ha detto di voler arrivare in Champions prima o poi. Ci proverà già l’anno prossimo?

“Forse in Champions no, ma in Europa è possibile. La società ha un progetto che si sta sviluppando in maniera sistematica. A partire dallo stadio e dalle giovanili, fino al centro sportivo. Tutto è finalizzato a costruire una grande squadra, capace di competere ad alti livelli. Lo scorso anno lo ha dimostrato, ottenendo la qualificazione in Europa League. E non ci dimentichiamo che, prima delle emergenze infortuni, anche lì aveva fatto bene eliminando Lucerna e Stella Rossa ai preliminari e battendo l’Atletico Bilbao all’esordio. Quindi credo che i presupposti per rialzarsi ci siano tutti. Vedremo se saranno confermati con il mercato estivo. In ogni caso, Roma non fu costruita in un giorno e per competere per la Champions ci vorrà sicuramente qualche anno di lavoro in più”.

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