Sarri detta la linea: “Mettiamo più aggressività sulle palle ferme”. Ma forse è un falso problema

Subire gol su palla inattiva non vuol dire obbligatoriamente che l’avversario, magari fisicamente più imponente, incoccia di testa e non lascia scampo al portiere ed ai difensori avversari. Subire gol su palla inattiva è anche tutto ciò che succede prima e dopo aver battuto il corner/punizione, tutti i movimenti che i difensori sono toccati a compiere sulle cosiddette ‘seconde palle’ (vedi il gol di Higuain in coppa Italia o quello di Nestorovski, nello sciagurato 1-1 col Palermo).

Anche per questo i due gol di Sergio Ramos rischiano di sviare un problema che il Napoli si porta dietro, più radicato e profondo. Lo stesso Maurizio Sarri sembra non aver intuito appieno il problema atavico della difesa azzurra, fino ad affermare in conferenza che “[..] bisogna migliorare in aggressività, non potendo farlo in fisicità”.

Subire gol dal capitano del Real, che di gol ne ha fatti più di 80 in carriera, ci può stare, o meglio, è possibile metterlo in conto se non si ha la fisicità necessaria. Quelli che invece non possono e non devono essere messi in conto sono tutti gli altri gol subiti dagli azzurri su situazione di palla ferma, in cui gli avversari non hanno per nulla surclassato i difensori del Napoli per forza fisica.

I NUMERI DEL NAPOLI SU PALLA INATTIVA A SFAVORE

Il Napoli da inizio stagione ha subito ben 11 gol generati da palla ferma. Oltre Ramos, sono andati in rete anche giocatori molto meno pericolosi. Caldara, Nestorovski, Rosi e Rossettini sono solo alcuni dei nomi che hanno fatto male al Napoli in questa stagione.

Ljajic non ha ancora battuto la punizione, Hamsik ed Allan controllano a vista rispettivamente Maxi Lopez (num. 11) e Rossettini (num. 13)

Ormai è noto la squadra di Sarri difende a zona su tutti i corner e le punizioni a sfavore, ma questa mancata marcatura dell’uomo non deve essere un’alibi per muoversi alla bene e meglio o con svogliatezza. Togliere a un difensore, specie un difensore moderno, il punto fermo del giocatore da marcare è da sempre oggetto di dubbi e di discussione. Quando poi a marcare devono essere i centrocampisti – o peggio gli attaccanti – la zona diventa un arma a doppio taglio.

Il gol preso contro il Torino da Rossettini è emblematico. Come si vede nell’immagine Rossettini e Maxi Lopez sono totalmente lasciati liberi di tagliare, con Allan ed Hamsik che rimangono fermi e non riescono a opporre resistenza.

Allan e Hamsik con la palla ancora in volo si perdono totalmente i tagli dei giocatori del Torino

La questione dunque rimane aperta: con maggiore attenzione difensiva (quell’aggressività di cui parla Sarri in conferenza) si poteva evitare di prendere gol? Oppure c’è bisogno di cambiare totalmente il modo di difendere sui calci da fermo? Magari utilizzando una zona-mista, con poche marcature ad uomo, contro chi potrebbe creare più problemi? In buona sostanza, basta agire sulla testa dei giocatori per evitare di prendere gol di testa?

Sarri dovrà ovviare a questi problemi, che hanno causato ben 11 punti persi in campionato, e 3 partite di Champions pregiudicate (ai gol di Ramos si aggiunge anche quello di Aboubakar del Besiktas che ha portato il Napoli a giocarsi la sua qualificazione all’ultima giornata).

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