I numeri del turnover premiano Sarri: Pioli e Spalletti hanno ruotato gli stessi uomini, solo Allegri ha fatto meglio

Dopo la brutta sconfitta di Sabato davanti ai propri tifosi, l’assoluto tormentone post-Atalanta è stato sicuramente il mancato turnover. Lo stesso De Laurentiis, a Madrid, aveva pubblicamente sottolineato questa presunta mancanza di Maurizio Sarri, sottolineando come alcuni acquisti di quest’anno non avessero avuto nemmeno possibilità di mettersi in mostra.

Chiaro riferimento a Marko Rog, arrivato per circa 14mln di euro in estate (cifra completa di riscatto obbligatorio), che oltre alla partita di Coppa Italia con lo Spezia (fu schierato titolare, ma il turnover risultò massiccio) ha giocato 74 minuti in campionato e 10 in Champions League. Ma anche a Leonardo Pavoletti, arrivato a gennaio per 18mln di euro dal Genoa, che ha visto il campo meno del previsto finora.

E dopo la sconfitta interna con i ragazzi di Gasperini, era inevitabile che l’argomento fosse sempre più caldo, e le parole di ADL sembrano addirittura trovare riscontro in campo.

I numeri del turnover di Sarri

Analizzando il minutaggio dello scorso anno, la situazione che si palesava era quasi definibile come “preistorica”, in ambito di rotazione. Maurizio Sarri concentrava grandissima parte del minutaggio in soli undici uomini, con una differenza in minuti giocati fra undicesimo (Insigne, 2622 minuti) e dodicesimo (Mertens, 1087 minuti) immensa.

Tabella minutaggio Napoli stagione 2015/2016

E nel solo girone d’andata è evidente ancora di più questa differenza fra undicesimo e dodicesimo, sopratutto in relazione al solo campionato. In Serie A, come ci mostra il grafico a destra, l’undicesimo per minutaggio (Jorginho) al 23 dicembre contava più o meno il 400% dei minuti del dodicesimo (D.Lopez). È da tenere presente che la scorsa stagione, con l’Europa League, le partite in cui era auspicabile il turnover erano maggiori.

Analizzando però i dati relativi a quest’anno, la situazione appare migliorata, e non di poco. Sarri sembra aver utilizzato in questi 2/3 di stagione almeno 4 “co-titolari”. La rosa nel Napoli per minutaggio può essere divisa quasi a metà, con la prima parte formata da titolati e co-titolari, e la seconda dai giocatori utilizzati di meno. Nella prima possiamo contare 14 giocatori, da Pepe Reina (3060 minuti) a Maksimovic (1026 minuti). E non sarebbe un eresia aggiungerne un quindicesimo: se consideriamo la staffetta Gabbiadini-Pavoletti, il minutaggio risulta vicinissimo a quello di Maksimovic, tanto da poter considerare un quindicesimo uomo nella lista di quelli più utilizzati. E manca anche Arek Milik, che senza lo stop sarebbe stato sicuramente il quindicesimo.

Il Napoli, quindi, quest’anno ha potuto contare su ben quattro co-titolari veri e propri. Un passo in avanti importante rispetto alla scorsa stagione, considerando pure che Sarri non ha avuto a disposizione l’Europa League quest’anno. La Champions difficilmente permette rotazioni, solo contro lo Spezia nel primo turno di Coppa Italia con lo Spezia è stato semplice organizzare una rotazione massiccia.

Per quanto riguarda Marko Rog, rimangono alcune perplessità sul suo mancato impiego finora (appena 164′ minuti in campo, la maggior parte con lo Spezia), ma a parte il giovane croato di casi presi in considerazione sarebbero Strinic, Maggio, Giaccherini. Non esattamente pedine intoccabili per un club con grandi ambizioni.

Le altre squadre

Ma andiamo adesso ad analizzare le squadre rivali in campionato. Se diamo uno sguardo ai numeri della Roma di Luciano Spalletti, contiamo quindici calciatori praticamente titolari, dai 2895 minuti di Nainggolan fino ai 1516 di El Shaarawy; dopo, 9 uomini con meno di 1000 minuti in campo, compreso l’infortunato Florenzi. Sottolineando che la Roma, a differenza del Napoli, gioca l’Europa League. La gestione del turnover della Roma risulta quindi simile a quella del Sarri di quest’anno.

Per quanto riguarda l’Inter, impegnato in Europa League come la Roma, anche se eliminata durante la fase a gironi, siamo più o meno sugli stessi numeri di Napoli e Roma. Contiamo 16 calciatori sopra gli 800 minuti in campo.  Dietro, altri 10 calciatori tra esuberi piazzati al mercato (Felipe Melo, Jovetic, Ranocchia) e giocatori poco o non più considerati (Gabigol, Miangue,
Biabiany).

Diversa invece la situazione della Juventus. Allegri utilizza rotazioni più ampie, distribuisce più calciatori sullo stesso minutaggio di Napoli e Roma. Non c’è in questo caso una vera linea di separazione: 18 calciatori hanno disputato più di 900 minuti, poi ci sono Benatia, Neto, Rincon, Pjaca che oscillano tra i 790′ del primo e i 355′ dell’ultimo.

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