Zavanella: “Ecco come volevamo rifare il San Paolo. Perché ce lo hanno impedito?”

Franco Zavanella, architetto incaricato dal Napoli per costruire un nuovo stadio, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli.

Ecco le sue dichiarazioni:“Non si può continuare su questa strada, gli stadi vanno fatti dalle squadre e non può essere l’amministrazione comunale, o qualsiasi altra amministrazione, a decidere come fare la fabbrica nella quale io vado a svolgere il mio lavoro. Se non riusciamo a capire questa cosa non andiamo da nessuna parte. Come nel caso della Roma, il Comune non ha mai detto di voler fare lo stadio ma solo di voler controllare le volumetrie e gli spazi, su quelle darò il permesso. Non importa se si fa uno stadio ex novo o se si lavora su quello attuale, l’importante è che sia su misura per la squadra che lo va a occupare. Ogni stadio ha una formazione diversa, il Delle Alpi non permetteva l’avvicinamento delle tribune al campo, quindi è stato abbattuto, il Dall’Ara lo permette, così come il San Paolo che permette l’avvicinamento del secondo anello al campo”.

“Certo che se facessimo uno stadio nuovo sarebbe più semplice, lo facciamo della capienza che vogliamo noi e come lo vogliamo noi. Avevamo fatto un progetto col presidente da ultimare in 3 fasi e avrebbe speso solo De Laurentiis, non so perchè il comune non abbia accettato, si entra in politiche che non conosco. Dobbiamo fare uno stadio per l’Italia, non si può prendere spunto altrove, io ho girato molti stadi e parlato con i rispettivi progettisti ma ogni stadio ha una storia a se, non esiste una regola e bisogna ogni volta studiare le esigenze della piazza. Il nostro pubblico non è il pubblico inglese, dobbiamo pensare a noi e soddisfare le nostre esigenze”

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