De Magistris rivela: “Senza i nostri lavori con il Real non si sarebbe giocato al San Paolo. Stadio da 20mila posti? Improponibile!”

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è telefonicamente intervenuto alla trasmissione radiofonica Si gonfia la rete, su Radio Crc.

Argomento principale trattato, ovviamente, i lavori di ristrutturazione dello stadio San Paolo: “Stiamo rispettando il crono-programma, che, appunto, non prevede la costruzione di uno stadio nuovo dall’oggi al domani, ma la ristrutturazione per step. Per la gara contro il Real Madrid dovevamo aggiustare spogliatoi, corridoio e tribuna stampa, e ci siamo riusciti. In estate faremo il resto. Io credo che se non ci fosse stato il nostro impegno, il ritorno di Champions League non si sarebbe nemmeno giocata a Fuorigrotta”.

Auriemma ha definito i lavori al San Paolo “una sciacquatina di faccia”. L’espressione non è affatto piaciuta a De Magistris, che ha ribattuto: “La città ha stanziato 25 milioni di euro per questo progetto, che non sono affatto pochi considerate le condizioni in cui ci troviamo. Questa amministrazione è l’unica in Italia che non ha fatto chiacchiere e ha lavorato nonostante, almeno per il momento, non ci sia stato il sostegno economico della società. Altrove, degli stadi nuovi o ristrutturati se ne occupano le società in prima persona. Questo San Paolo, invece, è lo stadio della città di Napoli”.

Chiaro attacco a De Laurentiis, reso poi subito esplicito dal sindaco: “Il nostro intervento arriverà fino a un certo punto, ma se la società si impegnerà porremo pensare ad ulteriori aggiusti, come l’esterno dello stadio. Voglio rassicurare i tifosi che anche da soli, da qui al 2021, grazie ad ulteriori investimenti e all’apporto delle Universiadi, riusciremo a completare lo stadio. Nella peggiore delle ipotesi, quindi, tra pochi anni avremo un San Paolo totalmente ristrutturato. L’ultimo step sarà togliere la sovrastruttura in ferro e bulloni (ovvero, la copertura), che non sappiamo ancora se verrà sostituita, ma ci sarà tempo per progettare ciò. Aspettiamo anche una risposta di De Laurentiis, anche se leggiamo le sue dichiarazioni e non ci piacciono. Lo stadio da ventimila posti a Napoli è improponibile, qui c’è bisogno di uno stadio popolare, senza barriere né fisiche né economiche”.

Infine, De Magistris ha commentato il divieto di trasferta allo Juventus Stadium per i tifosi azzurri: “È una sconfitta, una marginalizzazione. Purtroppo è vero che il calcio è diventato anche luogo di violenza, ma deve sempre prevalere la forza dello Stato che deve tutelare la maggior parte dei tifosi, che sono persone per bene. Su questo dobbiamo ancora fare molta strada”.

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