Sacchi: “L’Italia deve ringraziare Sarri e il Napoli. La sfida con il Real era complicata, ma al San Paolo tutto può cambiare. Ecco cosa serve per vincere”

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e della Nazionale Italiana, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul Napoli, su Sarri e su De Laurentiis. Queste le parti più interessanti: “Al Napoli e a Sarri che è il suo condottiero tutta l’Italia può soltanto dire grazie. Stanno facendo qualcosa di straordinario”.

“Il loro modo di giocare è apprezzato da tutti, anche dai loro avversari. Ecco perché tutti dicono che è il Napoli la squadra che gioca meglio. È un calcio che diverte, e dobbiamo essere orgogliosi che questa squadra sia italiana. Le critiche di De Laurentiis? È un dirigente che sta facendo tantissimo per il Napoli, lo ha preso dalla C e lo ha portato al Bernabeu, e non è poco. Ha fatto grandi investimenti, anche se il club non è ancora tra i top”.

“Però De Laurentiis deve essere più prudente in certe dichiarazioni. Io sono sempre stato fortunato da questo punto di vista. Quando allenavo il Bellaria in Serie D mi dimisi perché dopo sei partite avevo un solo punto, ma il presidente mi chiese di restare. La fiducia è fondamentale, e credo che De Laurentiis ne abbia in Sarri”.

“Cosa ho detto della sfida del Bernabeu? Che il Real Madrid ha attuato un pressing devastante, impedendo al Napoli di esprimersi come al solito. Se vedi che Kroos e Modric lottano vuol dire che c’è un lavoro dietro. E il Napoli si è lasciato intimidire. Impresa al San Paolo? Sì, si può fare. Dovranno costringere il Real alla fase difensiva. L’importante è che il Napoli si muova molto anche senza palla, e potremo divertirci”.

 

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