Zaccheroni: “Il Napoli deve credere nello Scudetto. Sfida al Real? Gli spagnoli rischiano senza il giusto approccio”

L’ex allenatore di Inter e Juve Alberto Zaccheroni ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi de Il Mattino, toccando molteplici temi. Eccone gli stralci più interessanti, raccolti dalla redazione di SpazioNapoli.

Lotta scudetto. “In questo momento la Juve non ha già vinto, perché è presa dalla Champions. Il Napoli dovrà farsi trovar pronto perché la Juve, a differenza della passata stagione, non sta facendo sfracelli. Anche gli azzurri hanno la Champions e non è facile essere brillanti in tutte le competizioni; a mio avviso il Napoli lascerà qualche punto per strada, ma molto dipenderà dalla classifica a marzo in Serie A. Il Napoli deve credere di poter vincere lo scudetto”.

Sfida Real. “Il Real Madrid ha i suoi alti e bassi. Se l’approccio dei blancos non sarà quello giusto rischieranno contro il Napoli: servirà la miglior squadra possibile per affrontare gli azzurri, gli spagnoli rischiano qualcosa anche in casa. Il Napoli in particolare non si dovrà far intimorire dal Bernabeu”.

Problemi azzurri. “Il Napoli subisce troppi gol? Attacca con 5 uomini, è normale. Per me l’essenza del calcio è vincere segnando: meglio un 3-2 che un 1-0. Non ho mai sfidato Sarri, ma vedo che con il suo gioco esalta gli attaccanti, ma c’è grande lavoro sulla fase difensiva. Cosa manca per essere come la Juve? L’esperienza, il cinismo e la fisicità. Inoltre i bianconeri in panchina hanno più elementi che possono cambiare la partita”.mertens-nap-tor-2

Mertens. “Mertens come Maradona? Lasciamo stare Maradona, lui è unico. Mertens sta vivendo un grande periodo, gli riescono le cose perché è in stato di grazia. Al di là dei gol, mi sta entusiasmando per come sta interpretando questo ruolo”.

Napoli che segna senza Higuain. “L’anno scorso c’era bisogno di meno presenza in area perché c’era Gonzalo. È stato bravo Sarri ad allargare il gioco ad altri attaccanti: è un grande conoscitore di uomini e calciatori, fa sempre la sua partita senza guardare troppo gli altri”.

Hamsik top-player. “Hamsik è un calciatore completo, fa tutte e due le fasi. Ha due grandi pregi: sa giocare senza palle e si fa trovare sempre al posto giusto al momento giusto. Inoltre ha grande continuità, sebbene io lo veda maggiormente come mezz’ala”.

Insigne. “Insigne lo vedo più continuo, deve evitare di intristirsi per una giocata che non va a buon fine o perché viene sostituito. Non è facile per un napoletano giocare nel Napoli: la gente si aspetta sempre di più. Lorenzo deve pensare al campo, senza lasciarsi condizionare da queste cose. Adesso è uno dei maggiori talenti del nostro calcio, bisogna sostenerlo, non rimproverarlo”.

Pavoletti. “Sarri avrà a disposizione tante armi per cambiare assetto di gioco, sarà importante anche il rientro di Milik: il potenziale offensivo del Napoli è enorme, ci sono tutti gli ingredienti giusti. Serve poi un pizzico di organizzazione. Inoltre giocare al San Paolo ti dà enorme carica, è come se giocassi in 12/13 uomini”.

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