Zinedine Zidane, il Galáctico che sbarra la strada del Napoli

L’urna di Nyon ha sentenziato. Questa volta sul cammino del Napoli ci sarà il Real Madrid, campioni in carica della Champions League ed attualmente al comando della Liga con ben 6 punti di vantaggio sui rivali del Barcellona. Risultati conseguiti grazie all’enorme qualità della rosa, guidata fin dallo scorso gennaio da Zinedine Zidane.

La storia del tecnico francese parla da sé. Nato a Marsiglia il 23 giugno 1972, Zizou ha avuto a che fare col pallone fin da bambino: l’esordio nel calcio professionistico arriva addirittura a 16 anni, nella gara di Ligue 1 tra Cannes e Nantes. Ma la consacrazione avviene con la maglia del Bordeaux, con la quale ottiene numerosi premi individuali, ma anche la vittoria della Coppa Intertoto nel 1995.

L’anno successivo verrà acquistato dalla Juventus. Marcello Lippi lo mette al centro del progetto, ed il francese riesce ad essere devastante fin da subito. I successi con i bianconeri sono numerosi, sia in campionato che in campo europeo. Ed in quegli anni, in particolar modo nel 1998, vincerà il Mondiale con la Francia ed il Pallone d’Oro, aggiudicato per la quarta volta nella storia da un giocatore francese.

Zinedine Zidane passato dalla Juventus al Real Madrid nel 2001 per 54,7 mln di euro. Con quei soldi la Juventus acquistò Nedved, Buffon e Thuram

Nel 2001 arriva la chiamata dei Blancos. Zidane viene acquistato per ben 75 milioni di euro (ad oggi è il nono trasferimento più costoso nella storia del calcio), raggiungendo un club già florido di campioni. Per questo saranno rinominati i Galacticos. Nei due anni successivi domineranno la scena calcistica, mentre il triennio contiguo risulterà clamorosamente indigente.

Nel 2006 annuncia di volersi ritirare dall’attività calcistica, non prima però del Mondiale in Germania. La sua ultima gara sarà proprio in finale contro l’Italia, macchiata immutabilmente da quella testata allo stomaco nei confronti di Materazzi.

DOPO IL RITIRO

Zidane si dedica dunque all’attività dirigenziale, ricoprendo prima l’incarico di consigliere e poi quello di direttore sportivo, sempre col Real Madrid. La svolta avviene nel 2014 quando, dopo aver ottenuto il patentino Uefa, diventa allenatore del Real Madrid Castilla, nella terza divisione spagnola.

Il 4 gennaio 2016 succede Benitez sulla panchina della prima squadra, scelto da Florentino Perez in persona. Una decisione che si rivela assolutamente vincente: a maggio giunge la Undécima, vinta nel derby contro l’Atletico Madrid, mentre ad agosto si bissa il successo europeo con la Supercoppa Uefa.

Ad oggi la squadra si sta preparando alla semifinale del Mondiale per Club, ma con il pareggio nel Clasico e la vittoria al cardiopalma di sabato contro il Deportivo, guida in pianta stabile la classifica della Liga. Inoltre questi due risultati gli hanno permesso di diventare il primo allenatore nella storia del Real Madrid capace di ottenere 35 partite consecutive senza sconfitte.

I BLANCOS DI ZIDANE

I giocatori a sua disposizione gli offrono la possibilità di variare su due diversi assetti. Quello predefinito è il 4-3-3, dove vengono sfruttate le enormi capacità di Ronaldo e Bale, che possono far male anche dalla distanza. Nel 4-2-3-1, invece, si sfrutta la duttilità di giocatori come Rodriguez ed Isco, in grado di poter ricoprire, tra gli altri, il ruolo di trequartista.

I pericoli però arrivano anche dalle retrovie. Oltre ad un parco di centrocampisti dotati di ottima tecnica, il Real Madrid è pericolosissimo sulle palle inattive: e l’uomo chiave di queste situazioni è Sergio Ramos.

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Una sfida che dunque vede il Napoli partire in condizione di svantaggio. Ma la storia insegna che il pallone è rotondo. E con la rosa a disposizione di mister Sarri l’impresa non è assolutamente un’utopia.

Luigi Fervide
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