Zielinski ed Hamsik, simili e complementari: passato, presente e futuro del centrocampo del Napoli

Dicono che ogni tanto bisogna far emergere il bambino che è dentro ognuno di noi. Quel fanciulletto in grado di sorprendersi, emozionarsi e sognare ad occhi aperti dinanzi ad ogni piccola cosa. Guardandola, forse, come fosse speciale nella sua semplicità. Beato chi sa ancora vestire quei panni puerili ed emozionarsi così frequentemente. Arte poco nota, specie in ambito calcistico. Diciamolo: il Napoli ha fatto fatica ad emozionarsi nell’ultimo mese e mezzo. E, soprattutto, a divertirsi con il suo calcio innovativo. L’aveva detto anche Sarri, eh.

ZIELINSKI HAMSIK, LA STAFFETTA DEL FUTURO

Poi è capitata una notte dal sapore magico, nel momento forse più difficile: storia da favola, materia che mastica emozione ogni giorno. L’Inter sul cammino, su di un sentiero impervio, ripido, disastrato ed oscuro. Ma una luce, apparsa dal nulla, illumina la strada. Beato chi sa ancora emozionarsi. E il Napoli si emoziona nel ritrovare una luce che mancava da tanto, troppo tempo. È Zielinski a illuminare: gli bastano due minuti per trafiggere Handanovic e trovare il suo primo goal in azzurro. Suona la carica, Piotr, al termine di un’azione da vecchi tempi. Sarà il calcio champagne Sarriano, sarà la maglia bianca: eppure il Napoli appare davvero più luminoso.

È ancora Zielinski, poi, il protagonista della riscossa: imbecca Hamsik con un pallone da accademia calcistica, uno di quei filtranti da vedere e rivedere. E il capitano se l’aggiusta sui piedi prima di trafiggere ancora Handanovic. Già, il capitano: ce ne sarebbero di cose da raccontare. Effettivamente nel guardare questo giovane polacco di appena 22 anni destreggiarsi in maniera così leggiadra sul campo la mente torna indietro di nove anni: estate 2007, un Hamsik appena ventenne mette piede a Castel Volturno. Il resto è storia.

ZIELINSKI HAMSIK, NUMERI E STATISTICHE

Il resto può diventare storia anche per Zielinski. Così simili, così complementari in campo: quasi sembra di vedere lo stesso calciatore adoperare il dono dell’ubiquità. Piotr guarda, impara e sogna, Marek continua a stupire con il peso non avvertito di chi sta scrivendo la storia. Con la rete all’Inter ha raggiunto Cavani nella classifica dei marcatori all-time azzurri. zielinski

Passato, presente e futuro racchiuso in due nomi: Hamsik e Zielinski. Così simili e così complementari. Piotr quando si invola palla al piede semina il panico, è rapido e sgusciante. Cerca la conclusione, l’assist, il cambio di gioco: tutti mestieri svolti egregiamente. E copre anche! Hamsik, dal canto suo, è il sole attorno al quale ruota questo Napoli. Merito suo se il palleggio partenopeo risulta così bello: 81 tocchi per una percentuale di passaggi riusciti del 92,8%. Chapeau, capitano.

Zielinski-Hamsik e Napoli-Inter: storie di staffette in una notte quasi magica. Il Napoli emoziona e si emoziona nel guardare due calciatori così simili eppure così sinergici. Sembra di guardare in una macchina del tempo: passato, presente e futuro.

Vittorio Perrone
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