Da Sarri a Di Francesco: quando la panchina diventa una questione di…porte girevoli

Di Francesco Napoli: futuro in azzurro? Lui è uno dei migliori tecnici che il panorama calcistico italiano abbia offerto negli ultimi anni. Nonostante la “giovane età”, ha dimostrato di sapersi migliorare anno dopo anno, offrendo un calcio spettacolare ed equilibrato allo stesso tempo. Ma, come nel pareggio del San Paolo contro il Napoli, ha saputo “leggere” la partita nonostante le difficoltà fisiche delle ultime settimane ed i tanti infortuni patiti.

Stiamo parlando di Eusebio Di Francesco, ex centrocampista della Roma ed attuale tecnico del Sassuolo. Quel Sassuolo che è riuscito a portare tra le grandi d’Europa a suon di grandi prestazioni e di investimenti mirati su giovani interessanti da far esplodere con la maglia neroverde.

Nelle ultime settimane si è fatta largo l’ipotesi di un presunto interesse del Napoli per Di Francesco per il prossimo anno. Non sappiamo quanto ci sia di vero in queste voci e speriamo nella permanenza di uno dei migliori tecnici in Italia e, perchè no, in Europa: Maurizio Sarri.

Di Francesco Napoli: le dichiarazioni

Nella conferenza stampa post partita con i partenopei, però, Di Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni che potrebbero significare tanto. Noi, rifacendoci a tali dichiarazioni, cerchiamo di spiegare perchè Di Francesco sarebbe il perfetto erede di Sarri in caso di addio del tecnico toscano:

  1. Il 4-3-3 come fattore comune. Entrambi i tecnici utilizzano questo modulo e l’eventuale arrivo di Di Francesco in azzurro rappresenterebbe una continuità nel credo tattico tanto caro a Sarri e servirebbe a non depauperare l’enorme patrimonio tecnico del club partenopeo.
  2. “Io al Napoli? Mi gratifica già solo l’idea che se ne parli…”. Parole e musica di Eusebio Di Francesco dopo il pareggio al San Paolo. Il tecnico resta abbottonato, ma non troppo, quando viene stuzzicato sull’eventualità-Napoli. Insomma, come cantava Lucio Battisti, “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…”. 
  3. “L’esultanza di Cannavaro? Sarei andato volentieri sotto la curva con lui”. E ancora: “Per me è entusiasmante sentir cantare i tifosi in quel modo”. Una vera dichiarazione “d’amore”, neppure tanto velata, nei confronti dei supporters partenopei.
  4. “Durante le partite cambio spesso modulo, adottando anche il 4-2-3-1”. Vi ricorda qualcosa? Ebbene, qualche mese fa, in un’intervista, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis “consigliò” a Sarri di provare anche altri sistemi di gioco, magari utilizzando il gioiellino Rog che non ha ancora trovato spazio in questa stagione. Resta comunque palese che al patron azzurro non faccia impazzire l’integralismo cosmico del tecnico toscano.
  5. “Visti i tanti infortuni abbiamo lanciato diversi giovani interessanti”. Anche in questo caso potrebbe rientrare l’affaire Rog, ritenuto troppo giovane e non ancora pronto da Sarri. Ma non solo. Di Francesco ama lavorare con i giovani, proprio come il presidente De Laurentiis

Di Francesco Napoli: il futuro di Sarri

Insomma, c’è ancora tanta strada da fare in questa stagione ed il Napoli di Sarri ha tutto il tempo e le capacità per riprendersi da questo momento difficile. D’altronde il tecnico toscano, in pochi mesi, ha dovuto rinunciare ad uno dei migliori attaccanti al mondo ed al suo sostituto, fermato da un grave infortunio.Di Francesco Napoli

Il tempo è dalla parte di Sarri, e siamo sicuri che prima o poi i risultati corrisponderanno alle prestazioni. Ma, in caso di addio del tecnico toscano, la strada che porta a Di Francesco sembrerebbe essere quella meno tortuosa e più affascinante allo stesso tempo.

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