Cessione Gabbiadini – Tutto ciò che poteva essere, e che con molta probabilità non sarà, nell’ovazione al suo ingresso in campo contro la Dinamo Kiev. Perché il pubblico partenopeo, come la dirigenza azzurra d’altronde, in Manolo Gabbiadini ha sempre puntato, forte, fin dal suo approdo in riva al Golfo nel gennaio di due stagioni fa. Un affare, a conti fatti, strapparlo alla concorrenza per una cifra inferiore ai 15 milioni, ripagato da un rendimento strepitoso nei primi mesi in azzurro. In antitesi persino all’intero gruppo, che causa un rendimento a corrente alternate chiuse l’annata tra i soli rimpianti. Meno di due anni e tutto sembra ormai mutato in maniera irrimediabile, con la partenza nel mese di gennaio che appare sempre più vicina.
CESSIONE GABBIADINI, L’INDIZIO DECISIVO
Il poco feeling con l’assetto di gioco che tante soddisfazioni ha regalato a Maurizio Sarri il primo di tanti sintomi. Un umore sempre più cupo ad aggravare la situazione, tanti indizi, che sommato ad un altro fattore lasciano inequivocabilmente presagire la cessione del classe ’91 di Calcinate. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport l’improvviso stop alle trattative per il rinnovo, che sembrava ormai raggiunto, non lasciano spazio a voli pindarici, zero immaginazione. Gabbiadini- Napoli, capitolo chiuso, o quasi. Gli stravolgimenti improvvisi, nel calcio, possono sempre palesarsi dietro gli angoli più remoti.
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