Quagliarella emozionante: “Avrei voluto chiudere la carriera a Napoli, mi fa male sapere che la mia gente non mi vuole bene”

L’attuale attaccante della Sampdoria, ed ex del Napoli, Fabio Quagliarella, è stato ospite negli studi di “Tiki Taka” su Italia 1 parlando della sua esperienza in azzurro e non solo. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.

Si parte dalla sostituzione di Insigne: “Capisco l’atteggiamento di Insigne. L’unico napoletano in rosa contro la Juventus, è ovvio che si arrabbi se esce. Ogni volta ci dicono che abbiamo le telecamere puntate addosso, ma in quei momenti è difficile ricordarlo. Anche a me capitò una cosa simile con Conte: dissi al mister ‘ma dal tuo cesto esce sempre il numero 27? Ogni tanto pesca un numero diverso’. Conte si arrabbiò ma poi chiarimmo“.

Poi un passaggio su Mazzarri: “È un allenatore metodico, così come lo è il CT Ventura. Devo dire che in carriera ho avuto tantissimi ottimi allenatori che preparavano le partite in maniera certosina. Da tanti tecnici così bravi è facile apprendere. Quasi quasi mi metto a fare l’allenatore (ride, ndr). Maradona? Per un napoletano è Dio.

quagliarellaLa mia esperienza in azzurro? Avrei voluto chiudere la carriera al Napoli, tant’è che il mio procuratore, Beppe Bozzo, prima del trasferimento mi disse ‘muoviti, devi firmare con il Napoli. Lì chiuderai la carriera’. Per me sarebbe stata una gioia immensa. La cosa che invece mi fa più male – continua con voce emozionata – è sapere che la mia gente non mi vuole bene ed essere trattato male ogni volta che gioco al San Paolo. Sono un professionista, poi calcisticamente ognuno mi giudica come vuole. Io so come sono andate certe cose. Napoli e il Napoli resteranno per sempre nel mio cuore, così come la Juve Stabia“.

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