Un punto fermo, Manolo Gabbiadini. Prescindere dalla punta sarebbe inverosimile, lì dove tutti gli equilibri sono stati incastonati in ogni allenamento, gara dopo gara. Ma, salvo tentativo – che appare lontano – attingendo nella finestra degli svincolati, l’ex Samp rappresenta l’unica punta di ruolo, ad eccezione del giovane Negro. Il quadro, metabolizzato – non del tutto – l’infortunio di Arek Milik è palese, nessun lato oscuro, giusto quindi trovare alternative e contromisure.
Il pacchetto offensivo azzurro, in fondo, non lesina alternative, anzi. Il potenziale a disposizione di Maurizio Sarri resta importante, c’è da agire di fantasia, intuizione. Variare il proprio spartito diventa necessità ed ecco che riappare l’ipotesi del tridente leggero, del falso nueve sfruttando estro e fantasia in una porzione di campo dove, solitamente, il tecnico ex Empoli predilige caratteristiche indubbiamente differenti. Un esperimento vagliato nel ritiro di Dimaro, Mertens fece a pezzi la retroguardia della Virtus Entella in quella posizione, e vagliata con il profilo di Stevan Jovetic nella passata sessione di mercato.
Proprio il classe ’87 di Leuven appare, secondo quanto riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, come il maggior indiziato a ricoprire quella particolare posizione. Senso del goal, rapidità di esecuzione, assenza totale di punti riferimento concessi ai diretti avversari. Il nome giusto, magari a partita in corso, per ampliare il ventaglio di soluzioni offensive. Ci sarebbe Callejon, che da attaccante di movimento ha giostrato nelle giovanili del Real Madrid e nell’Espanyol. Per il numero 7 di Motril, in più, parlano intelligenza tattica e sensibilità non comune sotto rete. Ma le caratteristiche dell’ex blancos sull’out destro, quella preziosissima capacità da equilibratore in grado di spendersi con uguale impegno, e costrutto, in entrambe le fasi di gioco appare irrinunciabile nei disegni di Sarri. Stesso dicasi per Lorenzo Insigne, maggiormente dedito al sacrificio rispetto al belga e che, comunque, per fisicità e doti appare nettamente più utile nel suo ruolo naturale. Mertens come variante tattica, Sarri ci pensa. Per uno come lui, in fondo, fare di necessità virtù non è poi una novità.