Anche a Bergamo Sarri si affida agli irrinunciabili: da Reina a Callejon, quando forma fisica e mentale fanno la differenza

Sono gli irrinunciabili, per Maurizio Sarri, i cinque totem mai messi in discussione e sempre schierati perché elementi imprescindibili per lo scacchiere tattico del tecnico: stiamo parlando di Reina, Koulibaly, Hamsik, Jorginho e Callejon. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola dedica un ampio spazio ai cinque pupilli del mister azzurro, le certezze del suo 4-3-3, i preziosi e mai banali gregari che fanno la differenza.

In principio Pepe Reina, che sembrava incerto, soprattutto nella prima uscita stagionale. Il portiere spagnolo ha risposto “presente”, offrendo oltre alle consuete parate anche la canonica sicurezza che è tratto fondamentale fin dal suo arrivo a Napoli. La fiducia di Sarri è stata ripagata con prodezze, fondamentalmente. Poi Khamsik-1oulibaly: oggi orfano di Albiol infortunato, non riposerà, poiché Sarri a lui chiede fisicità e possanza, blocchi sugli avversari e gioco d’anticipo. Una sicurezza, anche lui. Per chiudere, invece, spazio a Jorginho, Hamsik e Callejon. 

Per loro il minutaggio non conta nulla, anzi, quasi non si vede. Evidentemente, nei calcoli dello staff medico partenopeo, hanno le energie fisiche e mentali per sopportare tanti impegni, l’uno a ridosso dell’altro e a ragion veduta: in questo inizio di campionato sono loro i più utilizzati. Esentati dal turn-over e pedine fisse in uno scacchiere che di loro ha necessario bisogno.

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