Sarri: “Con il presidente nessuna differenza di vedute, preferirei che qualcun altro parlasse degli arbitri. I nuovi? Ci vuole pazienza. Sui tifosi…”

Maurizio Sarri ha rilasciato le consuete dichiarazioni post-partita ai microfoni delle varie emittenti televisive:

MEDIASET PREMIUM – “Ho messo Milik perché la squadra si era abbassato e lui è adatto a farci guadagnare metri. Manolo l’ho fatto partire dall’inizio, speravo trovasse il goal perché ne aveva bisogno. Non era colpa sua ma la squadra si era abbassata. Abbiamo affrontato due squadre in buone condizioni e fatto due discrete partite, abbiamo giocato bene anche a Genova. Abbiamo qualche calo di tensione, c’è qualche errore di superficialità in qualche momento. Sono dettagli in cui possiamo migliorare. Abbiamo tanti giocatori giovani e 18 sono stati utilizzati. Spero dopo la sosta siano pronti gli altri. Rog è arrivato appena il 9 di settembre, devono tutti lavorare ma si stanno avvicinando. Giaccherini si allena in pieno da dieci giorni, è il più vicino all’esordio.

Comunicato del presidente? Io avevo la sensazione che il presidente non avesse mai parlato di Scudetto, ha detto che è un sogno e ha parlato di una squadra giovane. Non c’è differenza di vedute. Io non ho mai detto che la società doveva attaccare gli arbitri, dico solo che quando ci sono tali errori deve parlare uno della società quando in sala stampa chiedono degli arbitri. Preferirei che degli arbitri parlasse qualcun altro, come succede in altre società. Se il presidente me lo chiederà, ne parlerò senza problemi. E’ venuto fuori un problema che non esiste. Vincere in questo stadio è sempre bello vista la festa che fanno i nostri tifosi, non possiamo cullarci su questo. La squadra ha fatto bene, a livello di prestazione possiamo fare di più.

Il pubblico? Sono nato a Napoli e da bambino ero tifoso del Napoli, è normale che mi considerino uno di loro. Stiamo facendo cose un po’ diverse dall’anno scorso, qualcuno ne trae beneficio, qualcun altro no. A livello di prestazione possiamo avere una migliore padronanza della partita. Ogni tanto abbiamo però delle fiammate importanti. Per il momento va bene, se piano piano i giovani crescono possiamo fare qualcosa di più. Zielinski? In questo momento le rotazioni sono venute fuori in cinque-sei ruoli, spero di avere tempo di lavorare un altro po’ sull’inserimento dei nuovi. Spero che diversi non vengano convocati alla prossima sosta. Entrare nella nostra squadra non è semplice. Rog è un ’95, Diawara è un ’97, Maksimovic ha lavorato in una difesa a tre. Ci vuole pazienza. 

SKY – “I complimenti alla difesa? Koulibaly ha ancora tanto potenziale mentre Albiol è fondamenta
le imposta da dietro e guida la difesa ha una importanza straordinaria ma ci sono anche altre cose che fanno piacere come Maggio che ha fatto tanta fatica a giocare in questa linea difensiva invece quest’anno sta facendo benissimo, riuscire a inserire un giocare di 34 anni in questo nuovo modo di giocare è una soddisfazione. Le parole che ho detto dopo il Genoa? Il significato era chiaro ma è stato interpretato in maniera diversa, ho solo detto che quando ci sono episodi di questo tipo io preferirei non intervenire su questo argomento ma dovrebbe farlo la società, a me interesserebbe non parlarne proprio.

Forse al Presidente è arrivata la voce che volessi che qualcuno parlasse, io invece preferire che ne parlasse qualcun altro della società, poi come ne vogliono parlare ne decideranno in società. Gabbiadini? Lo ho fatto giocare nella speranza che si sbloccasse perché penso che per lui sia importante per fortuna ci è riuscito, poi ho messo Milik per cambio tattico era più adatto ad una squadra più bassa. A che punto sono i nuovi? Hamsik al centro un po’ di gusto me lo da però è chiaro che in questo momento ad esempio Rog ha fatto con noi il primosarri allenamento il 9 settembre è ancora in una fase in cui deve capire dove è capitato e capire come gioca questa squadra. Diawara e Maksimovic sono arrivati l’ultimo giorno di mercato e hanno lavorato per ritrovare la condizione, spero di averli a disposizione dopo la sosta delle nazionali ma mi sembra normale che un ragazzo come Diawara debba capire come gioca questa squadra e Maksimovic viene da una difesa a tre e deve capire il nuovo schema.

Giocare ogni tre giorni non ci facilità perché trovare tempo per fare allenamenti tattici è veramente difficile, è chiaro che un po’ di pazienza con questi ragazzi, devo averla io per primo e poi un po’ tutti. Sono felice per Giaccherini che da dieci giorni si allena al massimo e a breve lo vedremo dentro. L’atteggiamento in certe partite? A livello di mentalità dobbiamo ancora crescere, a volte abbiamo qualche calo di tensione e questo non mi piace e dobbiamo migliorare. Il Napoli gioca miglior calcio della Serie A? Ancora non so per ora ho visto poche squadre, ho studiato solo le squadre contro le quali ho giocato contro e non siamo stati neanche fortunati perché abbiamo incontrato Genoa e Chievo in formissima”.

RAI – Speravo che Gabbiadini tornasse al goal, per questo l’ho fatto giocare, penso che lui non se lo aspettasse nemmeno, e sono molto felice per questo; è un ragazzo che può darci tanto ed è importantissimo per noi. Nel secondo tempo la partita è cambiata ed ho pensato di mettere Milik, un attaccante che fa un gioco diverso. I nuovi acquisti? Tonelli e Giaccherini purtroppo sono stati infortunati, da dieci giorni si stanno allenando e trovando la condizione e sono quelli più facilmente arruolabili; Diawara e Maksimovic sono arrivati a fine mercato dopo un’estate passata a fare allenamenti complicati; entrambi vengono da modi di giocare diversissimi dal nostro.

Rog arriva da un altro campionato, ci vuole un po’ di pazienza da parte di tutti. inserirsi in questa squadra non è facile, soprattutto per chi arriva da idee di calcio totalmente diverse. Spero dopo la sosta delle Nazionali di essere in grado di ruotare in qualche ruolo in più. Sento la fiducia totale da parte dei miei giocatori che nonostante l’età e alcuni nonostante le vittorie si sono messi a mia completa disposizione; io li devo ringraziare tutti per questa disponibilità. A volte tendiamo a compiacerci e la partita ci sfugge di mano, dobbiamo chiudere e gestire i match. Con De Laurentiis non c’era nulla da chiarire, le mie parole sono state travisate. Mi sono confrontato con il nostro addetto stampa che mi ha assicurato che il presidente non ha mai parlato di scudetto, ma solamente di sogno.

 

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