Jorginho, Jorginho e ancora Jorginho! Equilibrio in campo e quel dato impressionate sul numero di palloni toccati

Una prestazione immensa da parte di Jorge Luiz Frello Filho, conosciuto come Jorginho. Il centrocampista italo-brasiliano si è messo in mostra disputando una gara fatta di quantità e qualità, costantemente a metà campo e per tutta la gara. In una serata in cui Hamsik non brilla né in fase offensiva né quella di non possesso, è lui a prendere le redini del centrocampo, dispensando calcio in modo semplice ma efficace. Le sue geometrie aiutano tutta la squadra a mantenere il possesso in momenti cruciali del match, senza rischiare mai (o quasi).

Certo, non cerca mai la giocata difficile, non cerca mai la verticalizzazione pur creandosi spesso gli spazi giusti con relativi movimenti dei compagni (due su tutti, Mertens e Callejon), eppure il suo modo inconfondibile di muovere il pallone risulta di vitale importanza. Soprattutto nella ripresa, Jorginho si prende il centrocampo tra le mani e lo “accompagna” fino alla fine con precisione chirurgica e calma tibetana.

Oltre a ciò, il lavoro dell’ex Verona in fase di non possesso che spesso non viene evidenziato ha un peso specifico importante nell’economia della squadra. Jorginho, infatti, in particolar modo nel primo tempo, riesce quasi sempre a intercettare palloni velenosi indirizzati, soprattutto, a Yarmolenko. Quando non riesce ad annullare le linee di passaggio, ha le capacità di rincorrere costantemente gli avversari ucraini per tutto il campo.

Il dato, però, che maggiormente impressiona è quello relativo ai palloni toccati. Sono ben CENTOVENTIDUE trasmissioni di palla. Un fattore che ben spiega l’importanza di Jorge Luiz Frello Filho, conosciuto come Jorginho:

jorginho
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