La mancata convocazione in Nazionale un duro colpo per Lorenzo Insigne. Ora l’obbligo di ripartire, lanciare segnali. Tra campo e rinnovo. E Roberto…

In campo insieme, come contro il Palermo ormai tre anni orsono. Brividi, ricordando gli scambi con la palla incollata al piede fin dall’infanzia. Lorenzo e Roberto, i fratelli Insigne ed un obiettivo palese: scrivere, spalla a spalla, pagine di storia con l’azzurro cucito addosso.

INSIGNE Roberto

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma sul momento dei due giovani prodotti del vivaio partenopeo, un punto di svolta da cogliere e registrare. La mancata convocazione in Nazionale è stata una sferzata dura da assorbire per Lorenzo. Un colpo da incassare per poi ripartire, con totale decisione. E riconquistare ciò che si è guadagnato sul campo, con giocate da antologia e prestazioni sempre più convincenti. Il nodo rinnovo resta un punto dal quale è difficile prescindere, anzi, ma un discorso talmente delicato va affrontato con la più totale calma. Testa al campo, il contorno sarà una cornice immediata. L’importante, ora, è ritrovare il livello delle prestazioni della passata stagione. L’unico, reale, modo di lanciare segnali unidirezionali a chi di dovere.

Momento speciale anche per Roberto, la conferma in azzurro almeno fino a gennaio. Poi, nel caso, sarà possibile trovare spazio altrove. Un grande attestato di stima da parte di tecnico e società, anche qui in odore di rinnovo – contratto in scadenza 2017 – per costruire, programmare tante stagioni con l’azzurro come unica tonalità. L’intenzione dell’entourage partenopeo è consolidata, non farsi sfuggire i due gioiellini made in Naples. Ora sta a loro, parola al campo.

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