FOCUS SN – Hakim Ziyech il profeta delle punizioni che ha studiato da Van Basten

Il Napoli continua nella sua ricerca di giovani talenti da affidare alle amabili ed esperte cure di Maurizio Sarri e questa minuziosa indagine vede come centro nevralgico un paese in particolare: l’Olanda. Gli azzurri, infatti, dopo aver messo gli occhi sul terzino destro del Feyenoord Karsdorp avrebbero puntato, come abbiamo riportato nella giornata di oggi (LEGGI QUI), il giovane talento Hakim Ziyech, in forza al Twente. Conosciamo meglio questo giocatore che sta incantando i Paesi Bassi con le sue magie.

Nato il 19 marzo 1993 a Dronten, comincia a calciare i primi palloni col suo mancino nella squadra della città l’ASV Dronten dove nel 2004, all’età di 11 anni, viene notato e prelevato dall’Heerenveen. Qui Hakim ha la possibilità di formarsi caratterialmente e tecniche sotto l’occhio attento e vigile della leggenda olandese Marco Van Basten, che lo adotta come un “figlio calcistico” e lo fa esordire tra i professionisti a 19 anni nella partita di Europa League contro il Rapid Bucarest. Dopo 46 presenze e 13 reti con la sua prima squadra, storica la partita del 23 agosto 2013 contro i campioni dell’Ajax terminata 3-3, dove Ziyech confeziona ben 2 assist, nell’estate del 2014 viene acquistato dal Twente per 3,5 milioni e alla sua prima stagione con la nuova maglia totalizza 11 reti contornati dalla bellezza di 15 assist, scolpendo nella pietra il nuovo record in Eredivisie.

In 180 cm di altezza si concentra una grandissima tecnica individuale e carattere molto forte. Può agire come seconda punta, facendo da supporto al bomber della squadra liberandogli gli spazi e fornendogli deliziosi assist; può anche essere schierato come esterno, senza differenza tra la fascia destra e sinistra, dove è capace di rientrare e calciare o regalare cross precisissimi per i compagni. La sua più grande dote, però, sono i calci piazzati: col suo mancino sta incantando Olanda e dintorni tanto da essere paragonato per il suo modo di calciare a Wesley Sneijder. Le sue parabole disegnano arcobaleni arcuati negli stadi della Eredivisie, facendo esplodere di gioia i tifosi del Twente e mandando all’inferno invece quelli avversari. Come anticipato possiede un carattere ferrigno: ne è esempio la sua scelta, dopo aver militato nel’Under 20 e 21 dell’Olanda, di rifiutare la chiamata della Nazionale maggiore degli orange per accettare quella del Marocco come gesto d’amore verso i suoi genitori e le sue origini.

Il suo look fa già tendenza nei Paesi Bassi con il suo taglio di capelli e, soprattutto, la sua abitudine di indossare polsini colorati, in stile Wrestling, durante le partite. Se il Napoli dovesse riuscire a portare all’ombra del Vesuvio Ziyech potrebbe davvero assicurarsi uno dei migliori giovani del panorama calcistico e, considerando anche il prezzo del suo cartellino non elevato, metterebbe a segno un colpo che segue sia la linea verde che quella riguardante il bilancio.

Emanuele Catone
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