Herrera ad un passo dal Napoli: grinta e tecnica al servizio di Sarri

Dopo un’estenuante trattativa, Hèctor Miguel Herrera Lòpez sembra sempre più vicino a vestire la maglia del Napoli. Ieri l’affondo di De Laurentiis che ha aumentato l’offerta al Porto, sfondando il muro dei 23 milioni più bonus. I portoghesi nicchiano, ma cominciano a vacillare. Conosciamo meglio quello che potrebbe essere il nuovo acquisto degli azzurri.

CARRIERA. Nato a Tijuana il 19 aprile 1990, Herrera inizia la carriera nel 2010 quando viene acquistato dal Pachuca. Dopo tre anni ad alti livelli (ed un breve passaggio in prestito ai messicani del Tampiro Madero) con all’attivo 52 presenze e due gol, passa ai portoghesi del Porto per 8 milioni di euro, dove firma un contratto fino al 2017 in cui è presente una clausola rescissoria di 40 milioni di euro. Si mette subito in luce con la maglia dei “dragòes”, guadagnandosi presto la maglia da titolare. Nel 2013 fa il suo esordio in Champions League ed Europa League. Col Porto gioca in totale 115 partite, mettendo a segno 19 gol.

LA NAZIONALE. Col Messico fa il suo esordio il 16 ottobre 2012 nella partita con El Salvador. Nel 2012, con la nazionale olimpica, vince la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra, battendo in finale il Brasile di Neymar. Nel 2014 viene convocato dal Messico per il Mondiale Brasiliano. Quest’anno ha partecipato alla Coppa America del centenario. Hector Herrera ha totalizzato 44 presenze e 4 goal con la maglia del Messico.a_Porto_Hector_Herrera_1280x720

PROFILO TECNICO. Alto 1,83 m, di piede destro, Herrera può giocare sia da mediano che da mezz’ala. Nei tre anni in Portogallo è stato utilizzato anche come trequartista, con buoni risultati. Forte fisicamente, ma con grande padronanza tecnica, Herrera fa del recupero palla uno dei suoi punti forti. Dotato di un ottimo tiro dalla distanza, il messicano ha buoni tempi di inserimento, ma anche grande capacità nell’ultimo passaggio. Insomma, Herrera si può definire un centrocampista universale che può ricoprire tutti e tre i ruoli del centrocampo azzurro. Uno dei più grandi allenatori al mondo, Pep Guardiola, alla vigilia dei quarti di finale di Champions League tra Bayern e Porto della scorsa stagione, rilasciò queste dichiarazioni sul messicano: “E’ un giocatore fantastico. Fisicamente è un portento. A prima vista sembra lento, ma se lo osservi bene ti rendi conto che è dappertutto e che è molto potente”. Insomma, se lo dice Guardiola c’è da fidarsi.

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