De Magistris: “De Laurentiis vuole uno stadio d’èlite senza curve, io un San Paolo più popolare”

Il dibattito infinito sulla questione stadio tra De Magistris e il presidente del Napoli è destinato ad andare avanti ancora per molto tempo, con la speranza che nel frattempo, tra una discussione e l’altra si trovi il modo di migliorare un impianto che per bacino d’utenza e importanza della piazza, dovrebbe e potrebbe essere uno dei più belli d’Europa.

Intervenendo a un dibattito organizzato dall’Ordine degli avvocati di Napoli con gli aspiranti sindaci, il primo cittadino ha dichiarato: “Lo stadio? Ammetto che trattare con De Laurentiis è difficile e affascinante. Quando ho capito che si stava perdendo tempo, ho chiesto e ottenuto dal Coni un credito di 25 milioni a condizioni molto agevoli per porre fine ad alcune criticità. A luglio inizieranno i lavori agli spogliatoi, ai bagni, agli impianti elettrici e verranno sostituiti i sediolini, che saranno azzurri. In una seconda fase, ci siederemo al tavolo con il Napoli e conosceremo le intenzioni del club”. 

L'ESTERNO. No, il San Paolo non è ciò che oggi sarebbe definibile "impianto moderno". Gli anni invecchiano anche gli stadi, la scarsa manutenzione l'ha reso quasi obsoleto prima del tempo. Ed il regno abusivo nel mezzo ha fatto dunque la differenza. Conseguenze? Ce ne sono, eccome. In primis, il cattivo collegamento tra l'evento della partita e l'ambiente che l'ospita. Lo Juventus Stadium è esemplare da questo punto di vista: oltre al match, c'è tutto un mondo da scoprire. Fatto di eventi collaterali, museo dedicato ed esperienze d'ogni genere all'interno dell'impianto stesso. Non è "andare alla partita", ma viverla. Differenza non proprio sottile.

Ha poi ammesso: “Sarà difficile trovare un punto d’incontro perché De Laurentiis ha in mente di ridurre la capienza ed eliminare quasi le curve per ampliare invece i box di tribuna. Intende fare del San Paolo un salotto d’elite, io invece sono per una versione di “restyling” più popolare”. 

Parole importanti che spaccheranno sicuramente in due l’opinione dei tifosi napoletani, gli unici che forse hanno la reale concezione delle difficoltà del San Paolo: garantire la sicurezza e l’agibilità dell’impianto di Fuorigrotta sarebbe per loro già un enorme passo avanti.

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