La storia di Davy Klaassen, un predestinato che con De Boer ha completato la sua maturazione

Si sta parlando moltissimo di Davy Klaassen da diversi mesi come uno dei principali obiettivi di mercato del Napoli, già nella sessione invernale di mercato a gennaio sembrava poter approdare in azzurro ma la volontà dell’Ajax, club di attuale appartenenza, era chiara: il giocatore concluderà la stagione in Olanda, poi si vedrà. Klaassen sin dai suoi esordi nelle giovanili della squadra olandese nel 2004 appariva un predestinato: già nel 2011-2012 spinse la sua squadra a suon di goal nella finale delle “NextGen Series” (una sorta di Champions League giovanile), finale poi persa contro l’Inter a quel tempo allenata da Marco Stramaccioni, sempre nel 2012 vinse la Scarpa d’oro come migliore giocatore della AEGON Future Cup.

Il presente. Bisognerà attendere l’anno successivo per vederlo esordire nella squadra A richiamato dall’allenatore Frank De Boer per sostituire gli infortunati, la cessione poi di Eriksen diretto a Londra sponda Tottenham gli ha dato l’opportunità di affermarsi anche in prima squadra. Da qui in poi i passi in avanti sono stati numerosi, prima la convocazione nella nazionale under-21 olandese nel 2013 con l’esordio contro la Georgia (partita vinta per 6-0) e successivamente i vari trofei con il club. Tre volte campione nella Eredivisie (2011-2012, 2012-2013, 2013-2014) e vincitore della Supercoppa olandese nel 2013, da quando è all’Ajax ha collezionato in campionato 74 presenze mettendo a segno ben 26 marcature. Da meno di due anni ha anche raggiunto la nazionale maggiore, dopo aver esordito nel 2014 contro la Francia ha avuto altre possibilità come nel marzo del 2015 dove nel match contro la Spagna vinto 2-0 ha anche trovato la sua prima rete.

Le caratteristiche. Klaassen agisce come mezz’ala destra nel 4-3-3 utilizzato da De Boer, se prima era una trequartista puro dedito quasi unicamente alla fase offensiva negli ultimi due anni il lavoro sul calciatore si è focalizzato nel renderlo un centrocampista totale permettendogli di dare un maggiore sostegno in fase difensiva e rendendosi più incisivo nella fase di contrasto aiutato anche dal suo possente fisico (185cm per 77kg). Abile nel gioco di prima, avvezzo agli inserimenti offensivi e freddo sotto porta nonostante i suoi 23 anni (festeggiati da poco essendo nato il 21 febbraio 1993) sembra essere il perfetto complemento per Marek Hamsik nel presente e forse un grande sostituto per il futuro. La sua valutazione si aggira attorno ai 15 milioni, cifra decisamente contenuta se pensiamo ai 36 milioni spesi dall’Inter per Kondogbia o i 18 milioni spesi per Inler. Napoli, cosa aspetti a fare la mossa decisiva?

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