Roma-Napoli decisa dall’unico errore della difesa. Ma un aspetto è risultato decisivo

Continua il trend negativo in trasferta per il Napoli, che all’Olimpico contro la Roma ha perso la sua terza partita consecutiva lontano dalle mura amiche. Però stavolta la gara valeva molto di più, siccome con una vittoria (andava bene anche il pareggio) si sarebbe potuto archiviare tranquillamente l’accesso diretto alla Champions League, obiettivo primario della stagione azzurra.

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Una sconfitta che fa male due volte, non solo perché ora i giallorossi sono a due punti dal secondo posto, ma anche per l’andamento della gara che nel secondo tempo è stato favorevole agli uomini di Sarri. Ed in questo scenario è emerso un aspetto che alla fine si è rivelato fatale, ovvero la poca concretezza sotto porta nonostante le due occasioni in più create: parte del merito va anche a Szczesny, bravissimo ad opporsi ben due volte ad Higuain. Ma il Napoli avrebbe potuto (e dovuto) fare di più, soprattutto dopo la goleada rifilata al Bologna che ha portato i partenopei in cima alla classifica dei gol segnati in campionato.

Ma se da un lato si è peccato in fase offensiva, nella metà campo azzurra ha primeggiato la coppia granitica AlbiolKoulibaly, che sono riusciti ad annientare tutte le avanzate offensive degli attaccanti avversari. Tutte tranne una, quella del vantaggio firmato Nainggolan: è infatti risultata troppo molle la marcatura, in particolar modo su Salah che ha assistito il belga per la conclusione vincente. Ciò evidenzia ancora una volta la mancanza di lucidità nel gestire le partite, come era già successo a Torino con la Juventus.

Adesso il Napoli dovrà affrontare le ultime tre partite come delle vere e proprie finali. Il calendario è favorevole, ma non bisogna dare nulla per scontato: tutti uniti, squadra e tifosi, per tornare finalmente nell’élite del calcio europeo, lì dove il gruppo merita di stare.

Luigi Fervide (Twitter: @LuigiFervide06)
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