Il Napoli e il suo peggior nemico: se stesso

Poteva chiudere il discorso e invece tutto è ancora da decidere: la sconfitta del Napoli all’Olimpico contro la Roma grazie al gol di Nainggolan ha riaperto la corsa al secondo posto che vale l’accesso diretto alla Champions. La squadra di Sarri ha da recriminare, con se stessa però: come nelle ultime stagioni, e come avvenuto quest’anno, nelle occasioni che contano il Napoli fallisce e la colpa è solo sua.

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Dal match che ha chiuso lo scorso campionato con la sconfitta con la Lazio, passando per il match perso allo Juventus Stadium a febbraio per arrivare al match di oggi con la Roma la squadra azzurra ha deluso tutti quando invece serviva un prova di maturità. Inutile cercare attenuanti sui mancati risultati da parte del Napoli: i giocatori non scendono in campo con la giusta mentalità. Una mentalità vincente che invece hanno altre squadre, vedi la Juve, che nonostante il risultato acquisito lottano fino all’ultimo concedendo poco o niente all’avversario.

In un campionato lungo e difficile come quello italiano la spina non deve essere mai scollegata, giocatori concentrati 38 partite su 38, 90′ su 90′: nei match contro Juve e Roma gli azzurri hanno perso la concentrazione negli ultimi minuti di gioco, mentre gli avversari non lo hanno fatto e all’unica occasione buona dei rispettivi match hanno ottenuto la vittoria sul Napoli. Ko pesanti ma che devono far crescere, anche in vista della prossima stagione dove il Napoli comunque avrà un posto in Champions, diretto o andando ai preliminari.

Il Napoli è ora artefice del proprio destino: 3 partite per mantenere il secondo posto e difenderlo dalle insidie della Roma che è pronta a sfruttare un altro passo falso azzurro.

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