Mancini sulla scia di De Canio. La sfida di San Siro passa da una fragilità azzurra

“Per essere certo di conquistare la zona dove hai impegnato battaglia, attacca un punto che il nemico non difende”. Voler far propria la massima di Sun Tzu e ridurre al minimo il margine d’errore. Perché sì, nelle fragilità avversarie si risolvono le gare.

Lo sa bene Maurizio Sarri, che ha visto sfiorire – in maniera pressoché definitiva – il sogno Scudetto sotto i colpi dell’Udinese di Gigi De Canio. Una prestazione accorta, dalla grande intensità, ma decisa sostanzialmente in una zona del campo, la fascia sinistra. Proprio lì, dove gli affondi di un Widmer in giornata di grazia hanno lasciato poco scampo, incardinando la gara sui binari del trionfo friulano.

Ghoulam Widmer

E ne conviene Roberto Mancini, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, che proprio dalla gara di due settimane fa proverà ad attingere con l’intento di continuare la propria rincorsa alla Roma. Estro, spinta e fantasia sulla catena di sinistra partenopea, tutto racchiuso nelle giocate di Ghoulam e Insigne, incontenibili negli spazi ma altrettanto predisposti agli attacchi avversari. L’opposto rispetto alla solidissima catena di destra dove Callejon e Hysaj rappresentano un muro difficilmente valicabile per passo e attitudine nella fase di non possesso.

Attenzione, dunque, sulla corsia mancina. Dove il tecnico jesino ha da sciogliere gli ultimi dubbi, Eder o Palacio ad allinearsi agli spunti di D’Ambrosio per creare scompiglio negli equilibri partenopei. L’obbligo, per Sarri e i suoi ragazzi sarà imprescindibile: trovare le giuste contromisure e rispondere fino a far male. Mutare la fragilità in forza dirompente, la sfida di San Siro corre sull’out di sinistra.

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