Il caso Higuain ha fatto parlare tutto il calcio italiano. Nella sconfitta di Udine non solo il Napoli ha perso tre punti preziosissimi che vedono ora la Juventus a sei lunghezze, ma potrebbe aver già salutato anzitempo il suo centravanti, quel Gonzalo Higuain autore di una stagione strepitosa che comunque non verrà macchiata dalle sempre più probabili quattro giornate di squalifica.
L’edizione odierna del Corriere della Sera fa il punto della situazione in casa Napoli. Al Pipita resteranno, nella migliore delle ipotesi, solo tre partite per confermarsi sempre più bomber di questa Serie A. Una condotta, per sua fortuna, ad Udine, non giudicata violenta: se Irrati avesse usato un altro aggettivo in luogo di lieve, Higuain avrebbe rischiato fino a dieci turni di squalifica. Per i napoletani la colpa è del Palazzo, ma intanto l’inquietudine del Pipita sale. Infatti, come sottolineato dai colleghi del Corriere, il futuro dell’argentino, arrivati a questo punto, sarebbe un po’ più lontano da Napoli: “Vincere è impossibile in Italia” – avrebbe detto il centravanti a mente calda, parole che hanno poi trovato conferma nelle dichiarazioni del fratello-procuratore (Clicca qui per leggere). In ogni caso, il Bayern Monaco resta alla finestra.
Ma il legame del Pipita con Napoli è forte, per discutere di futuro ci sarà tempo. Intanto il Napoli studia la strategia per far sì che la squalifica venga drasticamente ridotta. La tesi che i partenopei presenteranno alla Corte d’appello, in sintesi, insisterà sulla involontarietà del gesto del Pipita. Il centravanti argentino, infatti, avrebbe messo le mani avanti solamente per fermare la corsa dell’arbitro Irrati, che gli sarebbe finito addosso.
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