Oltre alla brutta prestazione e agli evidenti cali di ritmo e concentrazione, pesa sulla sconfitta rimediata dal Napoli contro l’Udinese anche un pizzico di pressione dettata dalla consapevolezza di dover vincere per non ritrovarsi a fine giornata a cinque o sei punti dalla Juventus. E, in alcuni momenti della gara, anche l’assenza di Reina si è fatta sentire, soprattutto in occasione della seconda rete dei padroni di casa.
Il Napoli non riesce quasi mai a essere incisivo, nonostante i numeri dicano che gli azzurri vanno alla conclusione 11 volte, e che per il 68% della gara palleggiano. Nonostante la percentuale di passaggi riusciti sia di gran lunga migliore rispetto a quella dell’Udinese. La verità è che la sfida della “Dacia Arena” il Napoli l’ha persa per demerito delle corsie laterali: Widmer per troppe volte e per troppo tempo ha messo in difficoltà Ghoulam. Dall’altro lato, Armero non ha spinto molto ma ha saputo contenere sia Callejon che Hysaj senza nessuna difficoltà. La sfida la vincono le fasce dell’Udinese e il tanto tantissimo agonismo e l’infinita corsa messa in campo dagli uomini di De Canio, che non accennano mai a calare i ritmi per tutta l’intera gara.
C’è da lavorare su una difesa che, su dodici partite disputate del girone di ritorno, ha subito reti in nove occasioni, incassando dodici goal totali. Numeri che faranno riflettere mister Sarri, soprattutto in vista di questo finale di campionato e della prossima stagione.
VANTAGGIO UDINESE – Il Napoli soffre particolarmente il pressing dei friulani: tanta corsa, tanto agonismo e nessuna voglia di mollare nemmeno un millimetro. E questo atteggiamento sembra intimorire gli azzurri, o quantomeno non dà la possibilità agli uomini di Sarri di organizzare un attacco deciso, trovandosi poi costretti a rintanarsi dietro la linea del pallone, visto l’estenuante pressing avversario. Evidente tutto ciò in occasione del vantaggio dei friulani al 14′ di gara. Il Napoli fatica nel palleggio, perde palla e non riesce a impostare un pressing efficace:
PAREGGIO DEL NAPOLI – Gli azzurri si costruiscono la rete del pareggio sfruttando le ‘solite’ armi: combinazioni veloci centralmente per poi allargare il gioco su una delle due corsie esterne. E in occasione del goal del pareggio di Gonzalo Higuain al 24, c’è tutto questo:
NUOVO VANTAGGIO DELL’UDINESE – L’assenza di Reina si fa sentire in occasione del secondo goal dell’Udinese arrivato al 46′ minuto di gara, a minuto di recupero già inoltrato. Tutto nasce dall’errore di impostazione di Gabriel che tenta poi un disperato recupero su Zapata, fino al goal di Bruno Fernandes che colpisce in mezza rovesciata un pallone messo al centro perfettamente dallo stesso Zapata:
TERZA RETE DEI PADRONI DI CASA – Il Napoli va a riposo sotto di una rete, e con la consapevolezza quindi di dover ribaltare totalmente la gara per rimettersi a -3 dalla Juventus. Ma il secondo tempo non regala gioie ai partenopei, ma, anzi, porta al goal del 3-1 dell’Udinese con Thereau al 57′ minuto di gara. La sconfitta, come già detto precedentemente, nasce dal grande lavoro in corsia dei padroni di casa, e, in particolare, dalla grande prestazione di Widmer:
Nappo Salvatore
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