Chi arriva a Napoli piange due volte, quando arriva e quando parte. Riadattando una celebre frase del film “Benvenuti al sud” di Alessandro Siani si può descrivere brevemente la sensazione che prova chiunque transiti, almeno una volta, per Napoli e per il Napoli. Deve essere stato lo stesso per il colosso colmbiano, Duvan Zapata, giunto all’ombra del Vesuvio nel 2013 tra lo scetticismo generale: la sua esperienza con la maglia azzurra non è stata di quelle indimenticabili ma il suo impegno costante e la voglia dimostrata nelle poche occasione concessagli hanno fatto in modo che compagni di squadra e tifosi si affezionassero a lui. Ad Udine sta dimostrando le sue reali capacità, nonostante il pesante infortunio al retto femorale patito ad ottobre dopo il goal  al Bologna. Per lui un’altra sontuosa prestazione anche ieri, nel lunch match contro i suoi ex compagni del Napoli, nei confronti dei quali a giudicare dalle parole affidate al suo profilo Instagram, prova ancora un profondo legame e un’immensa stima. Sa bene di aver fatto piangere milioni di cuori azzurri, gli stessi che gioivano insieme a lui fino a qualche mese fa, e da napoletano adottato quale è ha deciso di lanciare un messaggio forte all’intero popolo azzurro:

“Da professionista quale sono ho difeso quest’oggi i colori dell’Udinese, ma mi è dispiaciuto tanto per i miei ex compagni e per i tifosi a cui sono molto affezionato. Spero che riusciranno comunque a vincere lo scudetto!”